“La vita di chi nella scuola lavora trasformata in un vero e proprio incubo, a scapito della qualità del servizio. Colpa di un sistema scuola di fatto non più governato”. Sono le parole del senatore Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento istruzione della Lega e vicepresidente della Commissione Cultura, che spiega:
“Se con l’intervento europeo arriveranno fondi importanti per le strutture scolastiche senza che parallelamente lo Stato faccia la sua parte sul fronte del personale (insufficiente, con stipendi lontani dagli standard europei e che abbisognano di meccanismi condivisi di riconoscimento del merito validi per tutti), l’istruzione resta al palo. Gli uffici scolastici sono costretti ogni anno a cercare 150/200 mila supplenti, quando gli insegnanti titolari sono un diritto degli studenti. Per non parlare delle carenze che coinvolgono il personale amministrativo, tecnico e ausiliario (ATA) senza il quale le scuole neanche aprono. Percorsi formativi abilitanti all’insegnamento per tutte le categorie interessate e fase transitoria per il superamento del precariato storico saranno una nostra priorità assoluta – conclude Pittoni – nel governo di centrodestra”.