Il partito democratico di Udine non ne vuole proprio sapere di discutere del serio problema del licenziamento di circa 500 docenti di seconda e terza fascia. Precari operanti nella provincia di Udine che attualmente si trovano nelle graduatorie d’istituto e mandano avanti le scuole di ogni ordine e grado. Questi docenti tra tre anni verranno messi alla porta grazie alla L. 107/15 che prevede un massimo di 36 mesi di servizio e poi il benservito. A denunciarlo è il Sen. MarioPittoni, capogruppo Lega Nord nel consiglio comunale di Udine e responsabile federale istruzione del carroccio. Il dramma però, non è solo di Udine, ma di tutta l’Italia, dove i precari buttati per strada dopo tre anni di servizio, saranno 500 volte tanto.
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“Un atteggiamento quello del Pd – spiega Pittoni – che sta suscitando la curiosità della stampa specializzata nazionale alla luce del fatto che nei due consigli regionali dove le mie mozioni (depositate a tutti i livelli istituzionali) sono già arrivate al voto, c’è stata l’approvazione anche da parte del Pd locale (una mozione inToscanae tutte e due nelleMarche). Il problema è serio. La legge sulla “Buona scuola” prevede infatti che fra tre anni (se va bene) si “butti” l’esperienza in molti casi più che decennale di decine di migliaia di docenti precari, condannando alla disoccupazione persone preparate, magari con la responsabilità di una famiglia. Il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, pur da noi più volte sollecitata, continua a ignorare la questione. Da qui – conclude Pittoni – la decisione di elaborare una serie di documenti da presentare in Parlamento, nei Consigli regionali e in quelli comunali per costringere il ministro a pronunciarsi”.