“Come l’anno scorso, la scuola riparte senza decine di migliaia di insegnanti titolari (solo in parte sostituiti da figure provvisorie), con docenti che in molte classi non sono quelli dell’altro anno (alla faccia della continuità didattica) e con un istituto su sei senza preside. Inoltre le risorse per la messa in sicurezza degli edifici scolastici continuano ad arrivare con il contagocce e si insiste a ignorare (lo dicono le indagini internazionali) il diritto degli studenti di essere valutati allo stesso modo indipendentemente da dove risiedono, minando la credibilità di dati fondamentali per individuare e valorizzare gli studenti meritevoli sia del Nord che del Sud. Proponiamo quindi – anche per non vedere più insegnanti “sballottati” da una parte all’altra della Penisola contro la loro volontà – concorsi nazionali a gestione regionale, con i candidati liberi di scegliere in quale regione eleggere il proprio “domicilio professionale” (norma europea già recepita dall’Italia) senza vincolo di residenza, per poi confrontarsi alla pari con gli altri iscritti nella stessa regione. La “concorrenza” tra regioni – ispirata ai principi del federalismo – farà poi il resto, innescando un meccanismo virtuoso a vantaggio della qualità generale”. Lo afferma Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega Nord, nel giorno del riavvio delle lezioni.
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