Nella giornata del 13 febbraio è stato firmato dalla Ministra Lucia Azzolina l’atto di indirizzo politico-istituzionale che definisce gli obiettivi del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2020. C’è anche il sostegno e l’inclusione scolastica al centro dell’azione amministrativa.
Inclusione scolastica: attuazione al decreto 66/2017
“Dobbiamo aumentare il personale specializzato sul sostegno, fare più formazione e dare rapida attuazione alle nuove norme in materia. Il nuovo ciclo di specializzazione sul sostegno partirà a breve. Eredito una situazione non semplice, ma non mi tiro indietro. Ho insegnato sul sostegno e so quanto sia importante dare il giusto supporto alle famiglie e agli studenti”, ha detto la Ministra.
L’atto di indirizzo Miur prevede infatti come priorità quella di un intervento deciso per attuare il decreto 66/2017 in merito all’inclusione scolastica: “l’inclusione scolastica deve essere un impegno costante per garantire la piena integrazione – in ambito scolastico ma anche nel più generale contesto di vita – non solo dello studente il cui percorso di istruzione sia connotato da condizione di disabilità, da specifici disturbi dell’apprendimento o da altre situazioni di svantaggio socio economico, linguistico o culturale, ma anche di quegli studenti ad alto potenziale che necessitano, a loro volta, di strategie didattiche coerenti con la loro speciale condizione“.
La realizzazione di questo impegno, da parte del Ministero, si traduce in “un’azione propulsiva tesa a dare attuazione al dettato normativo e alle previsioni di cui al D. Lgs. 66/2017, affinché si completi la cornice strutturale di rinnovamento entro la quale realizzare il sistema inclusivo nazionale.”
Ricordiamo che l’estate scorsa è stato approvato il decreto inclusione che ha modificato le indicazioni del decreto 66/2017, stabilendo alcuni punti fondamentali che intendono mettere l’alunno al centro del processo educativo.
Più docenti di sostegno in ruolo
L’altro punto fondamentale del documento ministeriale a proposito dell’inclusione scolastica è l’intenzione di aumentare il numero “del personale specializzato e all’incremento del livello di competenza dei docenti attraverso specifica formazione, anche in ambito inclusivo, ricompresa tra gli obblighi contrattuali”.
La questione posta da Miur riguarda la famosa continuità didattica, che per gli alunni disabili a causa dei tantissimi posti in deroga, si realizza difficilmente.
“Al fine di assicurare agli studenti con disabilità una maggiore continuità didattica, si opererà per aumentare il numero degli insegnanti di sostegno di ruolo, ricomprendendo il maggior numero dei posti in deroga che ogni anno vengono concessi in più – anche rispetto alla determinazione dell’organico di fatto – in posti all’interno dell’organico dell’autonomia delle singole scuole”.
Ricordiamo a tal proposito la misura in legge di bilancio, che prevede di consolidare in organico di diritto mille posti sul sostegno, che in genere vengono assegnati ogni anno in deroga.
Come abbiamo visto, in realtà, mille posti sono davvero pochi per tutto il territorio nazionale.
La buona notizia è che comunque sul fronte sostegno arriveranno presto i vincitori del concorso straordinario secondaria, nonchè i nuovi specializzati al Tfa sostegno.
Formazione di tutto il personale sui temi di inclusione scolastica
Ulteriore priorità politica del Ministero risiede nell’accrescimento del livello generale di inclusività della scuola italiana, attraverso la definizione di percorsi formativi di specializzazione chiari e definiti per mezzo dei quali tutti i docenti a tempo indeterminato, anche quelli non specializzati, possano acquisire competenze in materia di didattica e metodologia inclusiva.
Il Ministero promuove e sostiene, inoltre, tutte le iniziative dirette all’ampliamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alle azioni in tema di inclusività.