Categorie: Politica scolastica

Più che legge di stabilità è un bollettino di guerra

Ecco i tagli proposti, scrive il docente, che dovrebbero dare “stabilità: “Tagli all’organico del Ministero, Tagli all’indennità di servizio all’estero del personale docente, abrogazione degli esoneri e dei semiesoneri per i collaboratori del Dirigente scolastico, tagli al personale comandato della scuola, divieto di conferire supplenze ai collaboratori scolastici se non dopo 7 giorni di assenza, tagli all’organico ATA, taglio supplenze dei docenti, taglio commissioni esami di maturità con commissari tutti interni e senza retribuzione, blocco del contratto fino al 31 dicembre 2015, eliminazione del coordinatore provinciale pratica sportiva, taglio degli stanziamenti alla scuola paritaria. Più che una legge di stabilità è un bollettino di guerra!”

Tranne le due voci “positive in questo campo di battaglia segnato da un bombardamento a tappeto: 10 milioni di euro per la Digitalizzazione delle segreterie scolastiche, 4 miliardi per 149 mila immissioni in ruolo e scuola-lavoro”.

“Non vi è nessun impulso riformistico nella legge di stabilità”, scrive ancora il docente, “perché stabilità non è avviare un percorso nuovo di insegnamento, non è ricostituire la scuola intorno ad autonomia e libertà, stabilità è far tornare i conti, per cui in un momento di crisi si deve tagliare”.

Per questo “ci sentiamo traditi dopo che ci era stata accesa la speranza di una rivalutazione della scuola, che finalmente ci fosse un governo capace di mettere la scuola tra le priorità del Paese. Oggi ci stiamo risvegliando di fronte alla fredda realtà, sulla scuola sta scendendo impietosa la mannaia, non vi è nessuna attenzione a quello che la scuola è, il governo deve fare i conti della spesa e sacrifica i più deboli”.

Molta è l’amarezza, conclude il professore,  per questa delusione, “pari ad una certezza incrollabile che si impone a questo tradimento: la certezza che per noi che viviamo la scuola ha un valore centrale, tanto che ci portino via tutto quello che vogliono noi ci impegneremo ancor di più, perché di una cosa non riusciranno a privarci, della nostra passione ad educare, della nostra libertà di farlo”. 

Pasquale Almirante

Articoli recenti

Corsi sostegno Indire: c’è chi dice no. Un piccolo “sciopero al contrario” come quello di Danilo Dolci [INTERVISTA]

Nei giorni scorsi, il CIIS (Coordinamento insegnanti di sostegno) aveva lanciato un appello provocatorio rivolto…

18/07/2024

Gavosto: l’istruzione come ascensore sociale proprio non funziona

Si è rotto l’ascensore sociale. Quello che per decenni ha consentito a tanti giovani di…

18/07/2024

Recupero anno 2013: la giustizia dà ragione ai ricorrenti, ma i soldi non ci sono

Dopo la decisione della Corte di Cassazione dello scorso mese di giugno e quella di…

18/07/2024

Progressione all’area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione, domande dei facenti funzione dal 19 al 29 luglio: il bando su INPA il 19 luglio

Domani, 19 luglio, è prevista la pubblicazione sul portale INPA del bando di concorso relativo alla…

18/07/2024

Caselle di posta elettronica, procedure di allineamento all’anagrafe delle sedi principali dal 1° settembre 2024

La Direzione Generale per l’innovazione digitale, la semplificazione e la statistica comunica che, come negli…

18/07/2024

Una coppia italo-americana decide di ripulire i muri deturpati di una scuola. La ds: “generosità e senso civico”

Un atto di generosità ha ridato lustro a una scuola di Barolo, a Torino. Un…

18/07/2024