Per ripartire, dice il ministro Flavio Zanonato, l’Italia ha bisogno anche di formazione e ricerca. E la legge di stabilità, pronta a essere varata il 15 ottobre, può essere la grande opportunità.
“Non è semplice avere risorse significative nel campo della cultura e della ricerca, dobbiamo però fare uno sforzo particolare anche nei prossimi giorni con la legge di stabilità. Il punto relativo alla cultura, alla ricerca e all’università va tenuto in altissima considerazione. Dire che non si mangia con cultura è molto grave: se sembra cara la formazione, l’ignoranza è molto più costosa. Per quello che riguarda me darò sempre un forte appoggio”.
Alle sue parole si sono aggiunte quelle di
Guglielmo EPIFANI, l’attuale segretario generale del Pd: “Ora bisogna lavorare per aiutare la crescita, sostenendo le possibilità di investire dei comuni virtuosi, allentando il patto di stabilità, e guardando con attenzione alle esigenze delle autonomie. Ma dobbiamo dare anche un altro segnale di inversione di tendenza e di fiducia rispetto alle attese dei cittadini, chiudendo finalmente la stagione dei tagli continui alla sanità”.
E poi ha concluso: “La legge di stabilità sarà un passaggio decisivo per il futuro del Paese. In estate siamo usciti dalla procedura di infrazione, provocata dai governi di centrodestra. Chiuderemo l’anno riuscendo a restare entro il 3% di deficit rispetto al Prodotto interno lordo, pur avendo cominciato a dare i primi, concreti segnali di inversione di tendenza. Basti ricordare gli interventi positivi per la scuola e per la cultura, dopo anni di tagli, i provvedimenti per gli ammortizzatori sociali e gli esodati, la cancellazione dell’Imu sulle prime case”.