Il Ministro Giannini ha annunciato che per il 2015 il finanziamento assegnato a ciascuna istituzione scolastica per il funzionamento didattico e amminsitrativo verrà incrementato di 8mila euro in media.
La cifra ha un che di strano, soprattutto perchè, moltiplicata per il numero di scuole funzionanti in tutta Italia (8mila) dà come risultato la somma di 64milioni di euro.
Guarda caso si tratta della stessa cifra che il Governo ha stanziato con il DL 185 del 16 dicembre scorso per garantire il pagamento delle supplenze temporanee del periodo settembre/novembre 2014.
Il dato va letto anche considerando la clausola di salvaguardia contenuta nel decreto in questione che stabilisce una regola semplice semplice: a partire dal 2015 le spese per le supplenze saranno monitorate trimestralmente e quando la somma stanziata nel bilancio del Miur verrà raggiunta entrerà in vigore la clausola di salvaguardia; in altre parole non ci saranno stanziamenti straordinari da parte del Governo ma il Miur dovrà fare fuoco con la legna gà esistente e quindi prendere i soldi da altri capitoli di spesa a partire da quello destinato alle spese per il funzionamento didattico e amministrativo delle scuole.
Difficile dire adesso con precisione quale sarà il meccanismo, ma è probabile che le cose andranno così: le spese per il funziomento verranno incrementate di 64 milioni di euro, ma non saranno erogate subito per intero alle scuole (peralto come è sempre accaduto finora); l’ultima tranche potrebbe essere rimandata a ottobre/novembre e trasferita effettivamente alle scuole solo se nel frattempo non sarà scattata la clausola di salvaguardia.
Può darsi che la nostra “ricostruzione” pecchi di pessimismo, ma la coincidenza sulle cifre è davvero troppo precisa.
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