Ai docenti, figli unici con genitori anziani (entrambi viventi oppure vedovi) che non usufruiscono della legge 104/1992, dovrebbero essere concessi permessi brevi, senza obbligatorietà del recupero ed anche ulteriori giorni in più oltre ai tre concessi per motivi familiari, unitamente ai sei giorni di ferie che molti dirigenti scolastici si rifiutano puntualmente di concedere perché devono essere fruiti senza aggravio di spese per lo Stato.
È, tuttavia necessario valutare caso per caso, ma i docenti figli unici dovrebbero avere una precedenza assoluta quando sono in presenza di genitori anziani o vedovi che hanno bisogno di assistenza.
Il legislatore dovrebbe intervenire su questo vulnus che è assente nella giurisprudenza italiana e che danneggia molto i docenti che sono figli unici. Un’altra precedenza dovrebbe essere accolta anche in sede di operazioni di mobilità sia provinciale che interprovinciale perché i figli unici con genitori anziani (che non hanno parenti) devono poter insegnare nella città in cui risiedono i genitori per poterli assistere nelle evenienze più varie.
Mario Bocola
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