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Più soldi ai docenti che insegnano in ospedale, il ministro Bussetti lo chiederà ai sindacati

Più soldi e classe di concorso specifica per i docenti che optano per l’insegnamento negli ospedali. A dirlo è stato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti nel corso della presentazione del Portale Nazionale della scuola in ospedale.

Il ministro: oggi indennità minima

“È mia intenzione pensare con i sindacati a qualche misura in più nel rinnovo del contratto per i docenti che si occupano da vicino dei ragazzi in ospedale. Oggi – ha proseguito il ministro – i docenti che lavorano in ospedale hanno una indennità minima. Vorrei creare una classe di docenti attenta a questi problemi specifici. Con il rinnovo contrattuale con le organizzazioni sindacali vorrei garantire loro un sostegno di questo tipo”.

Il ministro, commentando la presentazione del nuovo Portale nazionale per la scuola in ospedale, da oggi operativo, ha aggiunto che “la scuola ha una missione educativa forte: garantire il diritto allo studio e la continuità didattica per i ragazzi che sono impossibilitati a frequentare i normali percorsi d’istruzione è determinante per consentire alle famiglie di continuare ad aver speranza nel futuro”.

Secondo il titolare del Miur, quindi, “la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare consentono di contrastare l’abbandono e la dispersione scolastica. Nessuno deve essere lasciato indietro: la libertà si realizza nella parità di opportunità che lo stato è tenuto a garantire e l’istruzione è un diritto fondamentale dell’essere umano senza il quale non si dà libertà”.

Il progetto della Rete delle scuole in ospedale

La Rete delle scuole in ospedale, presentata il 15 maggio a Roma, è composta da 18 scuole Polo e coinvolge 740 docenti che operano in oltre 200 sezioni ospedaliere.

Il Portale per la scuola in ospedale e l’istruzione domiciliare è dedicato alle famiglie degli alunni ricoverati in ospedale o a domicilio per consentire di ottenere tutte le informazioni sul Servizio scolastico e permette alle istituzioni scolastiche e ai docenti di realizzare le migliori strategie anche attraverso il collegamento con le classi a cui appartengono gli alunni e una formazione sempre aggiornata.

La referente della Rete della scuola in ospedale, Tiziana Catenazzo, ha detto che “il nuovo portale è semplice e funzionale. Da oggi si parte. L’educazione in ospedale la concepiamo con un’unica cosa con la terapia; siamo parte dell’equipe terapeutica”.

Nell’anno scolastico 2017-2018 hanno usufruito del servizio di scuola in ospedale 68.900 studenti, prevalentemente della scuola dell’infanzia e primaria (più del 70%) e quasi 6000 della scuola secondaria di II grado. Le regioni maggiormente coinvolte sono la Campania, il Lazio, la Liguria e la Sicilia.

Alessandro Giuliani

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