La vicenda nel Convitto nazionale di Macerata dove l’insegnante, maceratese di 43 anni, è stata assolta, “perché il fatto non sussiste”. E i fatti risalgono al 2010, allorchè i due ragazzi, secondo l’accusa, forse troppo indisciplinati, sarebbero stati uno strattonato contro un muro e l’altro preso a pizzicotti su una mano. La richiesta era stata di 5 mesi di reclusione, ma il difensore della prof ha spiegato come non ci sia nessuna traccia delle presunte lesioni di cui riferirono i ragazzi all’infermiera della scuola. “Tra l’altro andarono all’infermeria due ore e 45 minuti dopo le presunte lesioni”, ha spiegato il legale al giudice e poi mancherebbero radiografie e certificati medici che possano provare quanto sostenuto dai ragazzi. E il giudice Zampetti gli ha dato ragione.
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