Una maestra di una scuola primaria del teramano è stata condannata a quattro mesi perché dava con forza pizzicotti su braccia e gambe ad un suo alunno.
La pena, sospesa, nei confronti della donna 56enne, è giunta con rito ‘abbreviato, dopo che i giudici hanno appurato che la punizione corporale “scattava” in corrispondenza degli sbagli di un allievo di nove anni.
Solo che quando un giorno del 2013 la famiglia del ragazzo chiese conto di quei segni lasciati sulla sua pelle, la descrizione arrivò presto alla procura della Repubblica.
Che aprì il fascicolo per ipotesi di abuso di mezzi di correzione. Quelli per i quali è giunta ora la condanna alla maestra. La quale dovrà anche risarcire i danni in favore della parte civile.
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