“Esprimiamo una grande preoccupazione per le difficoltà che le aziende fornitrici stanno affrontando nel contesto dei progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare per il bando Next Generation Classroom e Labs. Nonostante i fondi stanziati per rinnovare e digitalizzare oltre 50mila aule in più di 8mila istituti, e le forniture arrivate nella maggior parte dei casi nei tempi stabiliti (entro l’estate), i gravi ritardi nei pagamenti e la confusione nelle procedure rischiano di compromettere la stabilità finanziaria delle imprese e gli obiettivi del PNRR. Se non si interviene tempestivamente, il rischio è che centinaia di PMI italiane del digitale entrino in crisi, con conseguenze devastanti per il settore, per l’occupazione e per il progresso del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”. A lanciare l’allarme è la presidente di Assintel-Confcommercio, Paola Generali, che con un comunicato dell’8 gennaio ha denunciato la situazione in cui si stanno trovando molte PMI che hanno sottoscritto contratti con le scuole per le azioni previste dal PNRR.
La presidente spiega che “le centinaia di PMI italiane che operano nel settore delle forniture digitali per le scuole si trovano in una situazione insostenibile. I ritardi nei pagamenti, che superano ormai i 150 giorni, e le difficoltà procedurali stanno mettendo a rischio la loro liquidità, danneggiando anche la credibilità nei confronti delle banche e dei fornitori. Questa situazione sta gravando sulle piccole e medie imprese, costrette ad anticipare l’IVA e ad affrontare costi bancari imprevisti, con il rischio di compromettere la loro solvibilità”.
Per questi motivi, l’Associazione ha chiesto al Ministero dell’Economia e delle Finanze e al Ministero dell’Istruzione “di garantire che le nuove procedure semplificate per l’erogazione dei fondi vengano applicate con efficacia anche al bando Next Generation Classroom e Labs, senza ulteriori criticità”.
Inoltre, conclude Paola Generali, è “fondamentale che vengano fornite indicazioni chiare alle scuole riguardo le tempistiche di pagamento e che queste siano in grado di emettere rapidamente i mandati di pagamento. Inoltre, le scuole devono essere informate sull’applicazione degli interessi di mora per i ritardi non imputabili ai fornitori. Infine, chiediamo l’istituzione di tavoli di confronto tra le istituzioni e gli attori coinvolti, per evitare che simili problematiche si ripetano in futuro”.
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