Senza categoria

Pnrr e fondi contro la dispersione scolastica: bisogna aggiornare il Ptof. Che ruolo hanno le prove Invalsi?

Il piano di contrasto alla dispersione scolastica, messo in piedi dalle scuole destinatarie dei fondi del Pnrr, in rete con il territorio sulla base della formula dei Patti di comunità, dovrà essere inserito anche nel Ptof ma non bisogna trascurare il fatto che il team per la prevenzione delle scuole dovrebbe lavorare in maniera congiunta con i componenti del sistema nazionale di valutazione. Dunque che ruolo hanno le prove Invalsi nella gestione dei fondi del Pnrr legati alla dispersione scolastica?

Nel monitoraggio del progetto di contrasto alla dispersione implicita ed esplicita potrebbe essere utile tenere in considerazione gli esiti delle rilevazioni dell’Invalsi? “Certo che sì – spiega Ornella Campo nell’appuntamento di tecnica risponde LIVE – ricordiamo che nel DM 170 che stabilisce i criteri di riparto, i risultati raggiunti dalle scuole per quanto riguarda la ripartizione dei fondi a livello regionale, incidono per il 70%, quindi quello dei risultati Invalsi rappresenta sicuramente uno degli elementi più significativi“. “Quando l’operazione partirà – continua la dirigente scolastica – è auspicabile che il team per la prevenzione delle scuole sia in grado di effettuare una reale analisi del report Invalsi, per andare a vedere quali siano le criticità emergenti perché concordo circa l’importanza dell’inserimento di tutte le azioni nel Ptof – precisa – ma queste azioni vanno incardinate anche nel sistema nazionale di valutazione (Dpr 80/2013). Del resto, il Pdm (Piano di miglioramento) è parte integrante del Ptof e quindi non dimentichiamo che la modalità operativa dovrà comunque prevedere che le scuole, anche in rete tra loro, progettano le azioni con la necessità di un confronto con gli attori del territorio e di un riferimento espresso al rapporto di autovalutazione. Tale rapporto va condotto effettuando una reale e precisa analisi del report Invalsi, con le indicazioni delle priorità e finalizzando il percorso di miglioramento all’innalzamento delle competenze degli studenti,” conclude.

Il corso

Su questi argomenti i corsi:

Pianificare azioni di miglioramento efficaci per contrastare la dispersione scolastica, in programma dal 20 settembre, a cura di Giorgio Cavadi e Ornella Campo;

I patti educativi di comunità, conosciamoli fondoin programma dall’8 settembre, a cura di Lucia Dalla Montà.

Carla Virzì

Articoli recenti

I COBAS SCUOLA chiedono l’immediata rettifica della nota n. 1182 del 09/01/2025

In riferimento alla nota n. 1182 del 09/01/2025, avente per oggetto “Restituzione posti resisi disponibili…

13/01/2025

La scuola che vorrei, parola ai ragazzi: per l’80% di loro non insegna nulla di utile alla vita, pochi si sentono valorizzati

La scuola italiana, così com'è, stimola i ragazzi? Com'è la scuola che vorrebbero gli studenti?…

13/01/2025

La lingua francese, un’opportunità da promuovere: il seminario aperto tutti i docenti

Lo studio delle lingue straniere moderne rimane ancora oggi un problema aperto perché gli anni…

13/01/2025

In un liceo di Bologna la programmazione ruota attorno un obiettivo: il benessere degli studenti

È il liceo più giovane della città, ma anche il più ambito dai giovanissimi in…

13/01/2025

Truffa carta del docente, scambio in contanti invece che in beni. Il servizio di Striscia la Notizia

Un servizio di Striscia la Notizia, andato in onda il 10 gennaio e curato da…

13/01/2025

Aurora Leone dei The Jackal: “Fare l’insegnante? Era il piano B, ora è una cosa che mi sembra sempre più dura”

Aurora Leone, membro dei The Jackal, gruppo di comici campani, ha rilasciato un'intervista a Fanpage…

13/01/2025