Diffusi ieri prima in forma “non ufficiale” da qualche sindacato e poi pubblicati oggi 22 dicembre sulla piattaforma Futura (https://pnrr.istruzione.it/avviso/scuole-4-0-scuole-innovative-e-laboratori/ ) sono finalmente disponibili i documenti che permettono l’avvio delle procedure per l’investimento Scuola 4.0 del PNRR.
Al momento invece, nulla è stato resto noto ufficialmente per i finanziamenti connessi ai Divari Territoriali/Dispersione.
Come è noto Scuola 4.0 comprende due framework (Next Generation Class e Next Generation Labs) per un totale di un miliardo e 700 milioni di euro e riguarda tutte le scuole italiani per classrooms e le scuole superiori per Labs.
Le istruzioni operative riguardo tre diversi aspetti:
Ma andiamo con ordine.
Si tratta del documento protocollato a data 21 dicembre 2022, n. 107624, che, dopo una breve introduzione che riepiloga i due finanziamenti, apre con la presentazione della piattaforma entro la quale ogni scuola potrà gestire tutto il ciclo del progetto e che comprende 4 aree
Ovviamente vi sono due diversi format a seconda che si sia scuola del primo ciclo (quindi si operi per next generation Class) oppure scuole secondarie di secondo grado che opereranno sia per Next Generation Class che per Labs e che visualizzeranno due diverse linee di avviso/decreto attive da compilare con due distinti progetti e codici CUP.
L’accesso alla piattaforma avviene dall’area riservata disponibile sul portale https://pnrr.istruzione.it/ o dall’area riservata del Ministero dell’istruzione (nel menu Tutti i servizi, “Futura PNRR – Gestione progetti”).
Le istruzioni operative riassumono poi le diverse sezioni che si incontreranno in piattaforma fornendo indicazioni sulla compilazione.
Le sezioni sono:
L’Accordo di concessione rappresenta lo strumento di regolazione delle procedure di attuazione e di finanziamento del progetto e diventa efficace dopo la firma da parte del Coordinatore dell’Unità di missione per il PNRR, che sarà notificata alla scuola direttamente dal sistema informativo. La piattaforma per la progettazione resterà aperta dalle ore 15.00 del giorno 28 dicembre 2022 alle ore 15.00 del giorno 28 febbraio 2023.
Le istruzioni seguono poi presentando istruzioni riferite a CUP e CIG e soprattutto indicazioni riferite alle semplificazioni specifiche per le istituzioni scolastiche in ordine a tempistiche, affidamento diretto, monitoraggio.
La rendicontazione degli indicatori comuni (che misurano principalmente il livello di realizzazione degli interventi) deve avvenire almeno due volte l’anno nell’ambito del semestre europeo. All’investimento “Scuola 4.0” è associato l’indicatore 7, relativo agli “Utenti di servizi, prodotti e processi digitali pubblici nuovi e aggiornati”. Tale dato è riferito al numero di “utenti”, intesi come docenti, alunni e studenti, dei prodotti digitali e processi digitali al loro primo utilizzo acquisiti con l’investimento “Scuola 4.0”. In sede di progettazione la scuola inserisce il valore annuale programmato di alunne e alunni, studentesse e studenti, docenti, che effettuano il primo accesso ai servizi digitali realizzati o attivati negli ambienti innovativi o nei laboratori. L’indicatore dovrà essere misurato due volte l’anno rispetto al valore realizzato secondo le seguenti scadenze per ciascuna annualità:
Si tratta del capitolo forse più atteso. Premesso che il Piano “Scuola 4.0” prevede che “la rendicontazione delle spese da parte delle istituzioni scolastiche beneficiarie avviene sulla base dei costi reali effettivamente sostenuti” il piano finanziario deve prevedere i seguenti vincoli:
Personalmente considero un po’ basso l’apporto di arredi innovativi, tenendo anche presente che sul versante delle dotazioni digitali i PON ed i finanziamenti Covid hanno permesso alle singole scuole di dotarsi di moltissimo hardware e software. Non si dive tuttavia dimenticare che nel minimo 60% di dotazioni digitale devono essere inserite le spese che comprendono anche i contenuti digitali e le app.
Il personale necessario ed essenziale allo svolgimento delle attività di progetto, in qualità di esperto in possesso delle relative competenze, deve essere individuato dalle scuole attraverso procedure selettive comparative pubbliche, aperte al personale scolastico interno e a esperti esterni, in possesso delle necessarie competenze per l’espletamento di funzioni aggiuntive.
Viene ovviamente precisato che le attività retribuite al personale scolastico interno devono essere svolte al di fuori dell’orario di servizio, devono essere prestate unicamente per lo svolgimento delle azioni strettamente connesse ed essenziali per la realizzazione del progetto finanziato, funzionalmente vincolate all’effettivo raggiungimento di target e milestone di progetto, ed espletate in maniera specifica per assicurare le condizioni di realizzazione del medesimo progetto.
Il conferimento degli incarichi deve avvenire nel rispetto del contratto nazionale vigente.
Le istruzioni operative sottolineano poi con molta enfasi l’insieme delle spese non ammissibili, ai sensi dell’articolo 6, paragrafo 2, del Regolamento (UE) 2021/241 (non sono ammissibili i costi relativi alle attività di preparazione, monitoraggio, controllo, rendicontazione, audit e valutazione, costi relativi al funzionamento ordinario dell’istituzione scolastica).
Le istruzioni si chiudono poi segnalando l’impegno del ministero nell’accompagnamento e nel supporto nei confronti delle scuole.
Gli altri due documenti pubblicati riguardano da un lato le istruzioni per la generazione del CUP tramite template (attività ormai usuale per le segreterie delle scuole) e, soprattutto, le ampie e complesse istruzioni per l’utilizzo della piattaforma dove deve essere inserito il progetto e dove poi avverrà la rendicontazione (piuttosto minuziosa, pare di comprendere).
In sintesi: quali novità
La prima “novità” (attesa ed ovvia) è la nuova tempistica del progetto che sposta al 28 febbraio quanto era prima definito per il 31 dicembre, ovvero il caricamento del progetto consottoscrizione accordo di concessione per il finanziamento delle attività, indicazione del Codice Unico di Progetto (CUP) e assunzione in bilancio del finanziamento. Rimangono invece in sostanza invariate le altre date: giugno 2023 individuazione soggetti affidatari forniture e servizi, giugno 2024 realizzazione degli ambienti e collaudo; da settembre 2024 utilizzo a pieno regime dei nuovi ambienti innovativi
La seconda attesa chiarificazione riguarda le spese ammissibili sia a livello di personale ( e modalità di identificazione dello stesso) che di materiale, dotazione digitale e device.
La terza attesa chiarificazione riguarda l’indicazione cogente dei minimi e massimi di spesa per le diverse tipologie di spesa.
…e adesso: pronti, partenza, via…
Con questi tre documenti (che in sostanza tuttavia non cambiano di molto lo scenario e che non introducono significativi cambi di scenario rispetto a quanto ci si attendeva) ogni scuola può, anzi deve, partire. E deve farlo in fretta.
Non si tratta di un avvio semplice visto che in realtà entro il 28 febbraio si svolge la maggior parte del lavoro “ideativo” e di progettazione pedagogica didattica così come richiesto dal DM 161/2022.
Realizzare infatti ambienti di apprendimento innovativi non si esaurisce certo in un elenco della spesa e o nel dare carta bianca ai vari fornitori quanto piuttosto in una precisa scelta di campo della scuola in ordine a didattiche innovative, soggetti da coinvolgere nella progettazione, piano di accompagnamento da definire
Ed è su questi aspetti cruciali per la rigenerazione della scuola che la Tecnica della scuola assieme a Casco Edu ha realizzato una specifico percorso di accompagnamento (Next Generation Schools https://corsi.tecnicadellascuola.it/next-generation-schools/ che permette di supportare le singole scuole nella progettazione e poi nella realizzazione degli ambienti di apprendimento innovativi.
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