Il ministero dell’Istruzione ha comunicato i dati relativi al bando per la realizzazione degli asili nido con i fondi del Pnrr a seguito della proroga dei termini, dal 28 febbraio al 1° aprile. Colmata in buona parte la lacuna sul fronte delle domande. Se infatti con l’apertura del bando scorso, per i nidi (fascia 0-2 anni) erano giunte 953 domande, oggi si registra un più 76% di richieste presentate dai Comuni, per un totale di 1.676 domande.
In termini assoluti la maggiore richiesta proviene da: Campania (196 domande), Lombardia (157), Lazio (138), Calabria (137).
“In questo mese abbiamo avuto una risposta molto positiva grazie al lavoro fatto con gli altri Ministeri coinvolti, con l’Agenzia per la coesione, con le Prefetture, con l’Associazione dei Comuni – dichiara il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Abbiamo organizzato seminari, incontri, aperto linee di supporto dedicate e previsto una campagna di comunicazione specifica. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’occasione senza precedenti: possiamo realizzare dei cambiamenti significativi del nostro sistema scolastico. Ma è un’azione collettiva per la quale c’è bisogno del contributo e della partecipazione di tutti”.
La quantità di risorse richieste ammonta a un totale di circa 2 miliardi di euro sui 2,4 disponibili. I 400 milioni residui andranno immediatamente ricollocati. Con un decreto firmato dal Ministro dell’Istruzione, di concerto con il Ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, il Ministro per il Sud, la Coesione territoriale e il Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie saranno destinati all’ulteriore finanziamento delle candidature già pervenute nell’ambito del bando PNRR per l’incremento dei poli dell’infanzia per la fascia 0-6 anni.
E per le regioni che ancora fanno registrare un numero di domande insufficiente, in arrivo un nuovo bando, spiega il ministero, con scadenza a fine maggio. L’obiettivo è destinare ulteriori 70 milioni ancora residui per gli asili nido nelle Regioni del Mezzogiorno, con priorità a Basilicata, Molise, Sicilia, che hanno presentato meno candidature rispetto al budget che poteva essere loro assegnato in base alle risorse disponibili nel Pnrr.
I comuni – precisa il MI – saranno accompagnati nella presentazione delle proposte con specifiche azioni di supporto.
Tutte le risorse del Pnrr Istruzione previste per il segmento educativo da 0 a 6 anni saranno utilizzate garantendo la quota pari al 55,29% dei fondi a favore del Mezzogiorno – recita il comunicato del ministero – superiore al 40% previsto dai bandi del Pnrr nazionale.
“Con il decreto che abbiamo predisposto all’esito dei bandi le risorse disponibili saranno destinate al potenziamento del sistema educativo, mantenendo la quota del 55,29% nel Mezzogiorno, dove più alto è il bisogno. Rispettiamo gli impegni presi con l’Europa: tutte le risorse disponibili vengono utilizzate. Aumentare il numero di posti negli asili nido significa dare più opportunità educative per le bambine e i bambini su tutto il territorio, sostenere le famiglie e l’occupazione femminile”, ha concluso il Ministro.
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