Migliaia di studenti potranno beneficiare degli interventi che riguardano le scuole previsti nel PNRR (Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa)
Il ministero dell’Istruzione ha pubblicato il bando di concorso per la progettazione di 212 nuove scuole, uno degli obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che porterà a un rinnovamento molto esteso degli edifici scolastici. Un intervento veramente molto importante di entità economiche senza precedenti nella storia della nostra Repubblica.
Come riportato anche da ADNkronos si tratta di un progetto di grande valore ed importanza che da l’opportunità a Regioni e Province di poter rinnovare le strutture scolastiche e realizzarne di nuovo con concezioni innovative e moderne.
Il PNRR sull’Istruzione prevede un investimento rilevante per il contrasto ai divari territoriali e per combattere la dispersione scolastica: in totale parliamo di 1,5 miliardi da qui al 2026.
Un piano nazionale articolato in tre azioni diverse: la prima, che prevede uno stanziamento di 500 milioni, per interventi nella fascia di età compresa tra i 12 e i 18 anni, la seconda dedicata a favorire l’acquisizione di un diploma da parte dei giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato la scuola, la terza indirizzata a progetti per il potenziamento delle competenze di base e a progetti nazionali nelle aree più periferiche e fragili delle città e del Paese.
Per la costruzione delle nuove scuole il finanziamento previsto dal Piano è di 800 milioni (fonte MIUR).
Le domande pervenute alla scadenza dell’avviso sono state 543. Ora è prevista una fase di individuazione delle 195 aree dove andranno costruite le nuove scuole e successivamente ci sarà l’indizione del concorso di progettazione.
Per quanto riguarda le mense i fondi a disposizione sono sia per le nuove costruzioni sia per il miglioramento di quelle esistenti, il finanziamento previsto dal PNRR è di 400 milioni. Le domande pervenute alla scadenza dell’avviso sono state 1.088.
Altro aspetto molto interessante è il tema palestre; come sappiamo sono tanti gli edifici scolastici con palestre ormai in disuso o con dimensioni che non consentono il regolare svolgimento delle ore di educazione motoria.
In questo il finanziamento previsto dal PNRR è di 300 milioni totali che comprende nuove costruzioni e rendere efficienti quelli esistenti. I fondi rispondono ad una legge Nazionale approvata a metà anni 90 che prevedeva “che la programmazione degli interventi edilizi debba prevedere la disponibilità di palestre ed impianti sportivi” (legge 23/1996).
Il bando emesso ha quindi l’obiettivo di aumentare la disponibilità di palestre, impianti sportivi anche all’aperto, costruendo, mettendo in sicurezza o ristrutturando palestre o aree sportive all’aperto da utilizzare come palestre per le scuole di primo e secondo ciclo di istruzione.
Il piano nazionale di ripresa e resilienza si pone tra i suoi obiettivi principali anche quello del potenziamento dello sport a scuola.
Con la costruzione di nuove palestre, la ristrutturazione di quelle esistenti e l’acquisto di attrezzature adeguate. Ciò servirà sia ad ampliare l’offerta didattica complessiva, come ad esempio, la possibilità di prevedere ulteriori attività pomeridiane, prevedere dei tornei sportivi tra istituti, sia ad aumentare la diffusione di queste strutture sul territorio.
Secondo Openpolis viene stimato un costo di circa 2000 euro al metro quadro per costruire una nuova palestra e di circa 600 euro a metro quadro per la messa in sicurezza di quelle esistenti e 50 mila euro per l’acquisto di nuove attrezzature.
“Questo intervento, articolato in 5 anni fino al 2026, dovrebbe quindi consentire la costruzione o ristrutturazione di circa 400 tra palestre e strutture sportive.”
In Italia, stando ai dati relativi al 2018 rilasciati dal Ministero dell’istruzione, sono oltre 40mila gli edifici scolastici statali. Di questi, circa 16mila, ovvero 4 su 10, sono dotati di un impianto sportivo, come una palestra o una piscina. Il resto no, un dato che spiega tutta la necessità di intervenire su questo ambito.
Il dato è ancora più allarmante a livello regionale con Calabria e Campania che si aggirano sul 20%.
Il dato è invece ancora più eterogeneo tra Provincie della stessa Regione con situazioni tipo Vibo Valentia dove solo il 14% degli Istituti ha una struttura sportiva.
I dati segnalano una diversa densità di palestre negli Edifici scolastici a livello territoriale ma non permettono di valutare l’effettiva situazione sul territorio, che dipende anche da altri fattori come, ad esempio, la dimensione della palestra, lo stato della stessa, la qualità e la presenza delle attrezzature.
In conclusione, il PNRR è una occasione importante per dare linfa vitale agli Istituti scolastici, sotto tutti i punti di vista non ultimo deve essere quello che deve consentire a tutti i ragazzi italiani di poter svolgere in maniera regolare le lezioni di scienze motorie. E magari tra qualche anno riusciremo ad avere un supporto delle stesse strutture anche per le attività pomeridiane senza dover chiedere ai genitori grandi sacrifici economici.
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