Sono già 61.666 le persone che in sei giorni hanno perfezionato sul portale della Pubblica Amministrazione le candidature per gli avvisi del reclutamento di 1.000 professionisti a cui le Regioni conferiranno incarichi di collaborazione per sostenere le amministrazioni locali nella gestione e semplificazione delle procedure complesse legate all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Lo ha annunciato il ministro Renato Brunetta sul proprio profilo Twitter e mediante comunicato della PA.
“Una risposta record – commenta il ministro per la Pubblica amministrazione – che testimonia il cambio di passo sia nelle procedure di selezione, velocizzate e facilitate grazie al portale inPA, sia, soprattutto, nell’attrattività della Pa”.
Ma è solo questa l’interpretazione del dato impressionante di candidature? Solo questione di attrattività della funzione? O è segnale della disperazione di tanti italiani e di un tasso di occupazione che continua a essere preoccupante -nel 2021 si parla di 200mila occupati in meno rispetto ai livelli di pre pandemia– nonostante la ripresa di ottobre?
L’Istat segnala ad ottobre, rispetto a settembre, un più 35mila unità, che equivale a un +0,2%. Una crescita che riguarda, tuttavia, quasi esclusivamente gli uomini.
Operazione 1000 esperti, la definisce il ministro Brunetta, che di certo deve parte del suo successo ai compensi promessi, fino a 100mila euro a incarico.
Con i nuovi ingressi, le nuove competenze, la formazione, la semplificazione e gli interventi per rafforzare la capacità amministrativa e assunzionale degli enti locali – si legge nel comunicato della PA – dotiamo le nostre amministrazioni di tutti gli strumenti per attuare il Pnrr, grande catalizzatore del cambiamento.
Entro il 10 dicembre il Dipartimento della Funzione pubblica trasmetterà alle Regioni gli elenchi di professionisti generati dal portale, suddivisi per profilo e per ambito territoriale, individuati secondo i criteri stabiliti dal decreto ministeriale del 14 ottobre scorso, attuativo del Dl 80/2021 (il cosiddetto “decreto reclutamento”) e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 268 del 10 novembre.
Le amministrazioni regionali inviteranno al colloquio selettivo un numero di candidati pari ad almeno quattro volte il numero di professionalità richieste (incrementato, se necessario, per assicurare il rispetto della parità di genere) ed entro il 31 dicembre individueranno i soggetti ai quali conferire l’incarico.
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