A Palazzo Chigi si è tenuta la Cabina di regia sullo stato di avanzamento del PNRR, convocata dal Ministro per gli Affari Europei, la Coesione Territoriale e il PNRR Raffaele Fitto, con la presenza del Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha commentato: “Da parte mia ho anzitutto garantito che, nonostante le criticità pregresse e i ritardi accumulati dal precedente Governo, rispetteremo le scadenze imminenti, quelle del 31 dicembre, che coinvolgono snodi fondamentali per il nostro sistema dell’istruzione. Mi riferisco anzitutto al tema del dimensionamento, dove si agirà attraverso norma primaria; e a quello dell’orientamento, rispetto a cui appena entrato in carica ho costituito un gruppo di lavoro con la missione di mettere concretamente a terra le linee-guida che saranno alla base del decreto, con particolare attenzione al contrasto alla dispersione scolastica e alla prevenzione del fenomeno dei Neet; a quello dell’incentivazione delle competenze Stem, dove si procederà sempre con norma primaria”.
Quindi il Ministro annuncia correttivi rispetto a quanto già fatto dal precedente ministro dell’Istruzione nell’ambito del Pnrr, in accordo – precisa – con la Commissione europea. In particolare, stando alle precedenti dichiarazioni del Ministro, quella che potrebbe essere rimessa in discussione è la figura del docente stabilmente incentivato, come definita dal Decreto Aiuti bis (decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115), diventato Legge 21 settembre 2022, n. 142.
Le scadenze
Nel contempo si è svolto anche l’incontro con il Presidente dell’Anci Antonio Decaro. L’intesa ha prodotto le seguenti disposizioni:
– Sul piano per gli asili nido e scuole dell’infanzia, preso atto dei ritardi accumulati in precedenza, il Ministro ha recepito le istanze di ANCI e si è concordato di posticipare la scadenza interna dal 31 marzo 2023 al 31 maggio 2023. Si è condiviso comunque l’impegno a valutare l’opportunità di una proroga della milestone europea del 30 giugno, sempre in raccordo con le istituzioni europee.
– Sul piano per la messa in sicurezza, il Ministro ha recepito le istanze di ANCI e si è impegnato a fissare per decreto la definizione dei termini entro il 15 settembre 2023.
– In riferimento ai ribassi d’asta, raccolte le richieste di ANCI, il Ministro si impegna a valutare una proposta normativa che consenta la loro applicazione anche ai progetti in essere.
Non ultimo per importanza il tema il tema della messa in sicurezza degli edifici scolastici, alla luce dei frequenti crolli che rileviamo nelle scuole.
Il Ministro assicura in proposito l’intenzione di implementare a breve un piano ambizioso e significativo sull’edilizia scolastica.
“Sono molto soddisfatto del dialogo costruttivo con il Presidente Decaro e con i Comuni italiani” – dichiara il Ministro Valditara –. “La grande Alleanza per la Scuola e per il Merito che ho lanciato, e in cui credo fortemente, non può che avere tra i suoi interlocutori privilegiati le istituzioni più di prossimità, più vicine alle esigenze quotidiane dei territori e delle famiglie. Da questo punto di vista, oggi facciamo il primo passo significativo e concreto di un percorso che intende colmare i ritardi accumulati da esperienze precedenti e ottimizzare al massimo le possibilità di sviluppo offerte dal PNRR”.
E la riforma del reclutamento?
Quanto resta al palo è ancora la riforma del reclutamento, a dispetto della conversione in legge del DL 36, diventato Legge 79/2022. Manca infatti il Dpcm che sarebbe dovuto arrivare a luglio scorso, e che dovrebbe definire la struttura esatta dei 60 Cfu. A quanto pare, come riferisce il nostro direttore Alessandro Giuliani, Università e Istruzione non avrebbero trovato l’intesa sul percorso abilitante.