La didattica a distanza ha evidenziato una “gravissima” realtà: troppi insegnanti non hanno dimestichezza con le tecnologie. Che guaio!
Si pretende che questi insegnanti sappiano fare troppe cose: insegnare le loro materie, fare gli psicologi per i loro allievi, fare i burocrati compilatori di documenti vari e anche essere dei perfetti informatici sempre superaggiornati. E il tutto allo stesso (basso) prezzo. Volendo aderire strettamente a questo programma bisognerebbe frequentare quasi giornalmente corsi di aggiornamento su programmi, sistemi, software e hardware che nascono oggi e muoiono domani, subito sostituiti da altri programmi, sistemi, software e hardware ovviamente destinati anch’essi a vita brevissima.
Come si può richiedere un simile sovraccarico a chi, come me, ha passato la sessantina e quindi comincia ad essere un po’ rinco…?
Riserviamo certe incombenze a cervelli giovani, freschi ed elastici e si lasci che i vecchi invecchino serenamente e naturalmente.
Daniele Orla
Il portiere campione del mondo del 2006 Gianluigi Buffon, 46 anni, ha rilasciato un'intervista a…
Dalle ore 12 del 14 novembre, e fino al 13 dicembre saranno aperte le funzioni per la…
Stefano De Martino, 35 anni, conduttore del programma di Rai1 "Affari tuoi", sta vivendo uno…
Con decreto 231 del 15 novembre 2024 sono stati stanziati 267 milioni di euro, per…
Quante volte gli studenti insieme a docenti e genitori si trovano ad affrontare il momento…
Una storia particolare quella di un docente di 32 anni che, per insegnare, si è…