In una scuola media di Massa Carrara, a fronte di un alto numero di richieste per partecipare alla gita scolastica, ma pochi prof disponibili, è stato deciso di mandare gli studenti più meritevoli e i meno indisciplinati.
“I ragazzi che volevano andare a Napoli erano 110, un numero troppo alto per otto docenti, non era possibile garantire la sicurezza di tutti. E se un ragazzo si fa male per l’insegnante che li accompagna scatta la denuncia penale”, spiega la dirigente scolastica Alessandra Valsega, si legge su Repubblica.
Così la scuola ha dovuto fare una scelta: “Il Consiglio d’istituto ha deciso che la selezione deve avvenire inserendo nell’elenco gli alunni che danno garanzie di comportamento, non rispondono male e ascoltano i docenti”, aggiunge la preside.
Ottantasette alunni, dunque, potranno andare quattro giorni a Napoli e sulla Costiera Amalfitana. Il resto si dovrà accontentare di visite ai musei e laboratori.
La decisione non è piaciuta ad alcuni genitori che hanno denunciato che dalla selezione sono stati esclusi anche alunni con la Dsa e altri disturbi dell’attenzione.
Sul punto è intervenuto anche Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola: “Quello che è accaduto nella scuola di Massa Carrara – dove il Consiglio d’istituto ha deciso che la selezione deve avvenire inserendo nell’elenco gli alunni che danno garanzie di comportamento, non rispondono male e ascoltano i docenti” – è davvero inaccettabile”, dichiara Turi.
“Il diritto allo studio – aggiunge Turi – si realizza anche con le uscite didattiche, che erroneamente si definisco gite, e deve riguardare tutti. L’istruzione pubblica e l’integrazione, che ne è parte, non ha mai fatto mancare la consapevolezza che il diritto allo studio non è mai un’estrazione a sorte o un concorso per merito distinto”.
“Ecco perché la scuola non si può dividere, va continuamente rinvigorita nei suoi valori di solidarietà, per evitare le derive burocratiche che ripetutamente si affacciano e condizionano la fruizione dei diritti universali legati all’istruzione e che vanno garantiti proprio a tutti”, conclude il segretario Uil Scuola.