“L’impatto della pandemia sulla psiche, l’emotività, la socialità, i comportamenti e gli stili di vita degli adolescenti”: è il titolo del convegno che si terrà sabato 29 gennaio presso l’Aula Magna del campus di Cremona dell’Università Cattolica, organizzato dalla Facoltà di Scienze della formazione per presentare i risultati dell’omonima ricerca promossa dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona attraverso 2.700 questionari distribuiti tra gli studenti della scuola secondaria di primo grado e 6.300 raccolti nella secondaria di secondo grado.
All’evento, che si potrà seguire in diretta streaming collegandosi al sito web dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Cremona, saranno presenti pedagogisti dell’Università Cattolica insieme a dirigenti, docenti di scuola secondaria, psicologi e ad una rappresentanza degli studenti.
I relatori commenteranno i dati delle interviste raccolte nella provincia di Cremona durante l’anno scolastico 2020/2021 contrassegnato dal Covid e dall’emergenza sanitaria che ha acuito le fragilità degli adolescenti e le fatiche dei contesti educativi e scolastici nell’affrontarle. I relatori si intratterranno pure sulle opportunità per il cambiamento e per sconfiggere la solitudine dei minori.
Da una prima analisi dei dati è emerso che nel secondo grado di istruzione il 43,1% degli studenti intervistati si dice per nulla o poco soddisfatto dell’organizzazione delle lezioni a distanza. Il 79,4% ha dichiarato che ciò che è mancato maggiormente della scuola in presenza è stata la socializzazione con i compagni e per il 45,74% i giusti stimoli per “darsi da fare”.
Il 57,07% degli intervistati ritiene che il periodo di emergenza sanitaria abbia avuto conseguenze negative sulla voglia di studiare, il 49,87% sull’umore, il 34,44% sulla propria preparazione per gli anni futuri, il 28,19% sul rendimento scolastico, e il 28,10% sulla capacità di socializzare.
Il 75,6% degli studenti ha provato maggiormente emozioni negative, (67,22% noia, 60,40% preoccupazione, 56,09% stanchezza, 55,07% ansia), stati d’animo che il 23,63% del campione non è riuscito a condividere con nessuno.
L’indagine ha rilevato anche una drastica riduzione delle ore di sonno (20,5% andava a dormire dopo la 1:00 contro il 5,1% del campione prima della pandemia) e un forte aumento delle ore passate online (22,1% più di 7 ore al netto delle ore di DAD contro il 5,3% del campione prima della pandemia).
L’evento del 29 gennaio consentirà di avviare un confronto per la progettazione di interventi educativi efficaci volti a limitare le pesanti conseguenze del COVID sulla socialità, l’emotività, gli apprendimenti, la dispersione scolastica, la formazione nelle nuove generazioni e l’orientamento, con particolare riguardo agli studenti più fragili.