Gli anni trascorsi al di qua e al di là della cattedra sono valsi a comporre un quadro vivido, che spesso è sconosciuto nei dettagli a chi la scuola poco la conosce.
Da incosciente e male armato, invece di rivendicare i propri diritti, si scaglia su quelli degli altri. Apparecchia la tavola al potere, che manco più si sporca le mani.
A lui sono rivolti questi versi.
A chi parla senza sapere. A chi sa e non parla. A chi non ascolta. A chi distrugge con metodo.
A chi non sfida la corrente per risalire. A chi è dentro e a chi è fuori.
“Non usare il telefono. La gente non è mai pronta a rispondere. Usa i versi.” Jack Kerouac
Cosa resta
Oltre concorsi prove e ricorsi
Oltre i lamenti ed i rimorsi
Oltre i lavori solo rincorsi
Oltre le truffe dei sindacati
Oltre i colleghi disinformati
Oltre i docenti già rassegnati
Oltre gli scioperi fatti a comando
Oltre la Vita di contrabbando
Oltre la noia che sta montando
Oltre i contratti non rinnovati
Oltre le ferie non consumate
Oltre i permessi recuperati
Oltre la boria dei dirigenti
Oltre la foia degli attendenti
Oltre la lingua stretta tra i denti
Oltre i collegi di propaganda
Oltre le palle dei riformisti
Oltre la puzza degli arrivisti
Oltre gli scandali al ministero
Oltre chi spera ed accende un cero
Oltre chi pensa sia tutto vero
Oltre il martirio dei missionari
Oltre le prediche dagli altari
Oltre le liste negli schedari
Oltre il controllo e la delazione
Oltre l’obbligo di formazione
Oltre le chiacchiere senza azione
Oltre chi teme la soluzione
Oltre chi delega per paura
Oltre lo stato senza natura
Oltre la finta legislatura
Oltre i sorrisi di copertura
Oltre chi giudica senza sentire
Oltre chi parla e sa di mentire
Oltre chi è in alto ad impoverire O
ltre chi è stanco di compatire
Oltre i figlioli dimenticati
Oltre i bisogni non rispettati
Oltre i palpiti inascoltati
Oltre i ragazzi disadattati
Oltre i disturbi dell’attenzione
Oltre la farsa dell’inclusione
Oltre l’atavica sottomissione
Oltre il denaro che è religione
Oltre le nevrosi dei genitori
Oltre il discredito dei professori
Oltre l’ignoranza dei direttori
Oltre il metodo e la didattica
Oltre la cultura asettica
Oltre un’istruzione asfittica
Oltre i registri da compilare
Oltre le lezioni da preparare
Oltre le verifiche da controllare
Oltre le classi sovraffollate
Oltre le smanie incontrollate
Oltre le note inascoltate
Oltre chi crede sia sempre poco
Oltre chi muove e dirige il gioco
Oltre chi non può sentire il fuoco
Oltre l’azienda chiamata scuola
Oltre un bonus che non consola
Oltre lo strazio senza parola
Oltre la pancia che oscura il cuore
Oltre chi non sussultando muore
Oltre chi è al soldo del creditore
Oltre l’idiota che non provoco
Oltre la rabbia che non evoco
Oltre la gioia che non soffoco
Oltre ma sempre
Giù fino al collo