“Vi hanno detto che sono stato un mostro per non farvi sapere che ho combattuto contro i veri mostri che oggi vi governano dominando il mondo”.
Così Emanuele Castrucci, professore di Filosofia del diritto e Filosofia politica dell’Università di Siena, a corredo di una foto di Adolf Hitler con il suo pastore tedesco Blondi, in un post pubblicato su Twitter.
Il docente dell’ateneo toscano, nel tempo, ha più volte condiviso sul suo profilo contenuti antisemiti e razzisti, nonché riproposto le tesi di Julius Evola sui Protocolli dei Savi di Sion, che oltre ad essere un falso storico, rappresentano uno dei testi dell’antisemitismo contemporaneo.
Sull’argomento è intervenuto il vice ministro dell’Istruzione, Anna Ascani. Queste le sue parole: “Davvero inquietante che un professore si abbandoni ad espressioni di esaltazione del nazismo e dell’antisemitismo. Nella scuola e nell’università italiana non può esserci spazio per simili inaccettabili espressioni. La scuola e l’università sono infatti da sempre fortemente legati ai valori della Costituzione che, lo ricordiamo, è antifascista. Simili aberranti esternazioni, non solo sono lesive dei valori educativi che ispirano la scuola e l’università, ma non possono e non devono ricevere legittimazione nel nostro Paese da parte di nessuno, tanto meno di un professore. La scuola e l’università condannano da sempre il nazismo e l’antisemitismo in tutte le sue forme. Il professore si vergogni e chieda scusa”.
“Contenuti inaccettabili”. Così il rettore dell’Università di Siena, Francesco Frati, ha definito ai microfoni di Sky Tg24 i messaggi inneggianti ad Adolf Hitler e al nazismo condivisi su Twitter dal docente.
“Il nostro ateneo è contrario ad ogni pensiero fascista, neonazista e negazionista”, ha aggiunto, sottolinenando di aver già preso provvedimenti. “Ho già predisposto l’invio di tutti i procedimenti disciplinari da prendere alla nostra segreteria – spiega Frati – Chiederò alla Commissione di disciplina di riunirsi il più velocemente possibile, ci sarà bisogno di qualche giorno, forse di qualche settimana”.