Alunni

Polemiche sulla militarizzazione delle scuole in Piemonte: la lettera dei docenti

In piena estate, i dirigenti scolastici del Piemonte si sono visti arrivare una circolare dal Comando Militare dell’Esercito Piemonte, che invitava le scuole di primo e secondo grado a partecipare a conferenze e visite presso i reparti militari. Questa iniziativa ha scatenato reazioni critiche, in particolare da parte dei docenti dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole.

In una lettera aperta, resa online da Ultimavoce.it e messa a disposizione per essere condivisa nei Collegi Docenti, gli insegnanti contestano l’iniziativa, sostenendo che i linguaggi e le pratiche militari non sono compatibili con le finalità pedagogiche della scuola. Secondo i firmatari, l’educazione dovrebbe promuovere il pluralismo delle idee, lo sviluppo del pensiero critico e l’educazione alla pace, valori che vedono minacciati dall’introduzione di modelli di forza e violenza nelle scuole.

L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole, nato nel 2023 in risposta alle preoccupazioni generate dal conflitto Russia-Ucraina, raccoglie da anni denunce da parte di genitori e insegnanti, preoccupati per il crescente coinvolgimento delle forze armate nelle attività scolastiche. Secondo i docenti, l’invito a visitare comandi militari e la presenza di conferenze sull’orientamento militare nelle scuole superiori rientrano in un più ampio progetto di militarizzazione dell’educazione.

Le preoccupazioni degli insegnanti si estendono anche alle recenti linee guida per l’educazione civica, dove si rileva un accento sul sentimento di appartenenza alla patria, ma nessun riferimento esplicito alla promozione della pace. Gli insegnanti dell’Osservatorio ritengono che la scuola debba restare un luogo di incontro, dialogo e promozione dei diritti, lontano dalle derive nazionaliste e belliciste.

La lettera dei docenti si conclude con un appello a “smilitarizzare” le scuole, rendendole spazi ideali per la costruzione di una società basata sulla pace, i diritti e il benessere individuale. Questo dibattito rappresenta un’occasione per riflettere sul valore dell’educazione e per promuovere una scuola del XXI secolo, capace di mettere al centro l’educazione alla pace e lo sviluppo del pensiero critico.

Redazione

Articoli recenti

Venerdì 15 novembre studenti in piazza: liberiamo il Paese, no Manovra e autonomia differenziata. Lezioni a rischio per lo sciopero nazionale

Si preannuncia partecipata quest’anno la prima protesta studentesca contro l’operato del Governo sul fronte dell’Istruzione…

15/11/2024

Insegnanti o burocrati?

Probabilmente molti burocrati non si rendono conto del fatto che il cuore del lavoro degli…

14/11/2024

Autorità e autorevolezza dell’insegnante

L’atteggiamento autoritario del docente è stato sostituito nel tempo da un atteggiamento caratterizzato dall’autorevolezza.Si è…

14/11/2024

L’ignoranza sta diventando cosa di cui vantarsi

Ho provato a prendere in mano un dizionario della lingua italiana, provando a capire che…

14/11/2024

Mobilità 2025-2028, nelle tabelle della valutazioni titoli il servizio nella mobilità volontaria e calcolato in modo diverso da quella d’ufficio

C'è un evidente paradosso di calcolo del medesimo servizio tra mobilità volontaria e mobilità d'ufficio.…

14/11/2024

Paura del futuro e orientamento come progetto di vita, la terza lezione in diretta di educazione civica il 2 dicembre – ISCRIVI LA CLASSE

Il Sole24 ore, commentando una ricerca dell’Istat, così questa estate titolava un suo articolo: “Un…

14/11/2024