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Politiche per l’Infanzia: alla Calabria e alla Basilicata la maglia nera

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In linea generale il rapporto evidenzia che le “città dei bambini” sono in crescita. È ancora una volta il Nord ad assumere il ruolo di protagonista. Il Sud risulta sempre ridimensionato rispetto agli anni passati. Orfano della Legge n. 285 e di finanziamenti ad hoc, il Mezzogiorno continua a fare passi indietro. Unica eccezione la città di Caltanisetta che, anno dopo anno, consolida la sua vocazione nelle politiche per l’infanzia e le città di Palermo, Benevento, Caserta e Cosenza che salgono significativamente collocandosi nelle fasce del “Discreto”.
In base alla presenza di strutture per l’infanzia, all’utilizzo ed impiego di risorse, finanziarie ed umane, ad iniziative che favoriscono la partecipazione dei ragazzi realizzate dalle amministrazioni comunali, alla presenza di organi politici e tecnici specifici ed iniziative culturali specifiche destinate agli under 14, sono stati assegnati dei punteggi rientranti in taluni parametri indicati in Ottimo, Buono, Discreto, Sufficiente ed Insufficiente.
In linea generale la classifica vede crescere il livello medio-alto: sono 12 i comuni che occupano la fascia del “Buono”. Ma ben 31 arrivano al “Discreto” alzando la media dell’impegno in favore della partecipazione dei giovanissimi.
Tra le regioni più attive spicca l’Emilia Romagna che piazza in posizioni di rilievo ben due città, meglio della Toscana che vede tutti i suoi capoluoghi nelle posizioni alte.
Tuttavia, sono le città dell’Italia centrale, come quelle della Toscana, dell’Emilia Romagna e delle Marche, a piazzarsi ai primissimi posti.
Stranamente a nessuna città è stato attribuito il punteggio di Ottimo. Sono state riconosciute come “Le magnifiche quattro” le città sopraindicate cioè Ravenna con il punteggio massimo di 88,22, Pesaro con il punteggio di 85,62, Parma con punti 81,37 e Torino con 80,50 punti.
Agli ultimi posti sono  indicate con la qualifica di Insufficiente: Agrigento, Aosta, Foggia, Latina, Messina, Oristano, Potenza, Sassari e quasi tutte le calabresi Catanzaro, Crotone, Vibo Valentia visto che Reggio Calabria non è stata valutata per carenza di elementi.
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Giuseppe Guzzo

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