A realizzare la campagna la POLIZIA di Stato in collaborazione con il MIUR per sensibilizzare e prevenire i rischi e i pericoli dei social network.
Un progetto che si avvicina alle nuove generazioni attraverso i social network, evidenziando sia le opportunità del web, sia i rischi di cadere nelle tante trappole dei predatori della rete, confezionando un vero e proprio “manuale d’uso”.
Per la prima volta in assoluto aziende come Facebook, Fastweb, Google, 3, Libero, Microsoft, Poste italiane, Telecom Italia, Norton by Symantec, Skuola.net, Vodafone, Virgilio, Wind e Youtube sono insieme alla POLIZIA di Stato per un solo grande obiettivo: rendere la rete sempre più sicura dopo i gravissimi recenti episodi di cronaca culminati con il suicidio di alcuni adolescenti, ed arginare il dilagante fenomeno del cyberbullismo e di tutte le varie forme di prevaricazione connesse ad un uso distorto delle tecnologie.
Da Roma a Milano passando per Firenze, Livorno, Pisa, Genova, Sanremo, Olbia, Nuoro, Cagliari, Palermo, Catania, Reggio Calabria, Cosenza, Bari, Potenza, Matera, Salerno, Napoli, Campobasso, Pescara, L’Aquila, Perugia, Ancona, Pesaro Urbino, Rimini, Bologna, Padova, Venezia, Trieste, Trento, Aosta, Torino, gli operatori della POLIZIA di Stato del territorio e delle aziende partner, utilizzando un truck multimediale allestito dal consorzio Gruppo Eventi come un’aula didattica, incontreranno studenti, genitori e insegnanti sui temi della sicurezza online con un linguaggio semplice ma esplicito, adatto a tutte le fasce di età.
Tra le novità anche la pagina facebook “Una vita da social” gestita dalla POLIZIA Postale e delle Comunicazioni, dove verranno pubblicati gli appuntamenti, le attività, i contributi eccellenti di tutte le tappe del Truck, e dove i giovani internauti potranno “postare” direttamente le loro impressioni ad ogni appuntamento.
Da una ricerca di Skuola.net, realizzata nei giorni scorsi, su un campione di 2000 giovani, è emerso che: 1 su 3 è sempre connesso ai social network, il 27% degli intervistati ha incontrato una persona conosciuta sul web ed il 23% di quest’ultimi li ha incontrati da soli senza informare nessuno, mentre il 35% degli intervistati ha informato genitori o amici. 1 ragazzo su 4 si presta occasionalmente a comportamenti da cyber bullo, mentre il 6% dei ragazzi lo fa in via sistematica. Il 13% dei ragazzi confessa di aver inviato foto e video di sé stesso in atteggiamenti provocatori, mentre il 17% ha rivelato di averlo fatto in cambio di regali, denaro o ricariche telefoniche.
“L’iniziativa- afferma il Capo della POLIZIA – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Alessandro Pansa, vuole fare in modo che Internet possa essere vissuto da tutti, a partire dai banchi di scuola, come un’opportunità e non come un pericolo. Prevenzione e formazione – continua il Capo della POLIZIA – sono gli strumenti più efficaci per far sì che i giovani imparino a navigare con prudenza in internet e per aiutare, allo stesso tempo, i genitori a conoscere i mezzi a loro disposizione per proteggere i figli dai pericoli del web. Con questo progetto la POLIZIA di Stato si conferma sempre più insieme ai giovani, sempre più trasparente, sempre proiettata al futuro”.
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