Il Miur ha comunicato, con nota 4243 del 7 marzo, di aver eseguito controlli a campione sullo stato di avanzamento dei progetti autorizzati a valere sul Fondo Sociale Europeo; da questi controlli è emerso che, contrariamente a quanto previsto per la gestione a costi standard, alcune istituzioni scolastiche hanno programmato o stanno programmando percorsi formativi con ore non intere (ad esempio dalle 14,00 alle 15.30).
Tale modalità, pure se prevista dal sistema informativo, comporta dei rischi qualora i partecipanti registrino delle assenze e il monte ore realizzato non risultasse un numero intero (ad esempio 25 ore e trenta minuti). In questo caso i 30 minuti eccedenti non verrebbero considerati nel calcolo dell’importo effettivo sulla gestione, in quanto viene riconosciuto il costo di gestione limitatamente al numero delle ore intere.
Per queste ragioni, il Miur invita le scuole a programmare i percorsi formativi sulla base di ore intere e, possibilmente, a rivedere l’eventuale calendario già programmato modificandone la tempistica che implichi la previsione di ore non intere.
La scuola non è un luogo rivolto a giovani privilegiati. Anzi, è il luogo per…
Il gup di Palermo Paolo Magro ha condannato a 11 anni e 4 mesi di…
In un istituto di Prato, come in molte scuole italiane, è scattato il divieto di…
Comprendere il funzionamento del cervello umano è essenziale per insegnare a gestire gli errori. La…
I Patti educativi di comunità sono accordi tra scuole, enti locali e realtà territoriali, volti…
Solamente il 22,8% dei ragazzi delle scuole superiori nel Paese del Sol Levante, il Giappone,…