Con decreto del 21 luglio sono state assegnate a 500 Istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado le risorse residue, pari a 95 milioni di euro, del PON “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”, a valere sul Fondo europeo di sviluppo regionale per la programmazione 2014-2020, in chiusura il prossimo ottobre.
Le istituzioni scolastiche sono state individuate in base al maggior valore nella somma dei seguenti indicatori, rilevati da INVALSI:
a) percentuale di studenti in condizione di fragilità negli apprendimenti, come rilevata tramite le prove INVALSI svolte nell’anno 2023;
b) percentuale di studenti per i quali non è disponibile l’indicatore ESCS.
Importo assegnato alle scuole
A ciascuna delle istituzioni scolastiche statali beneficiarie è assegnato il seguente importo, sulla base del numero di studenti iscritti negli indirizzi di scuola secondaria di secondo grado come risultante al sistema informativo SIDI per l’anno scolastico 2022-2023:
a) euro 100.000,00, sino a 99 studenti;
b) euro 150.000,00, da 100 sino a 499 studenti;
c) euro 200.000,00, da 500 alunni e oltre.
Cosa si può acquistare
La somma assegnata può essere utilizzata per la realizzazione di reti locali, sia cablate sia wireless, all’interno degli edifici scolastici, ovvero per l’acquisto di schermi digitali o strumenti per la trasformazione digitale nella didattica o di strumentazione e attrezzature laboratoriali “green”, sostenibili e digitali in funzione della tipologia delle istituzioni scolastiche coinvolte.
Cosa devono fare le scuole
Innanzitutto il Ministero precisa che non c’è obbligo di adesione.
Infatti, le scuole inserite nell’allegato al decreto possono decidere di aderire entro le ore 12 del 25 agosto. Se lo fanno, dovranno realizzare le azioni (progetto realizzato, fornitura acquisita e collaudata, documentazione completa su GPU) entro il 16 ottobre 2023, in considerazione della prossima chiusura della programmazione 2014-2020.
Le scuole che non intendono aderire all’iniziativa non devono svolgere alcun adempimento.
L’AVVISO