La ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha presentato oggi, a Roma, l’Avviso Quadro per l’accesso ai fondi strutturali europei per la Scuola. Il budget è di interesse, circa 3 miliardi di euro destinati per la prima volta a tutto il territorio nazionale, seppure assegnati con una proporzione diversa a seconda del grado di sviluppo delle singole regioni.
Le parole chiave del piano sono sostenibilità e sviluppo: sulla scia delle linee guida dettate dall’Onu in materia di sviluppo sostenibile, il Miur ha ideato un programma operativo nazionale che si muoverà su 10 linee guida, ad ognuna delle quali sarà dedicato un bando specifico a cui le scuole potranno partecipare.
Il Pon 2014/2020 si articola in azioni volte a sviluppare e favorire le competenze di base, la cittadinanza globale, la cittadinanza europea, il patrimonio culturale, la cittadinanza e creatività digitale, l’integrazione e l’accoglienza, l’orientamento, l’alternanza scuola- lavoro la formazione per adulti. Le linee guida si muovono in questi campi, rivolgendosi al singolo nella sua dimensione individuale, collettiva e globale con il proposito di uno sviluppo sostenibile, che passi per la lotta alla dispersione scolastica, la crescita delle competenze, nonché una maggior consapevolezza del proprio ruolo nella società.
La promessa è quella di bandi ad hoc per ogni area di interesse, capaci di traslare la rigidità della normativa europea dei finanziamenti pubblici in procedure agevoli, che non impediscano la libera partecipazione da parte degli istituti scolastici. Non sempre la pubblica amministrazione ha dato seguito ai propri intenti di semplicità, ma la serrata timeline dei lavori, che prevede la pubblicazione dei singoli avvisi tra la fine di febbraio e la fine di aprile, fa pensare che l’unico modo per rimanere nei tempi sia rendere snella la modalità di accesso al finanziamento.
Nel concludere la presentazione la Ministra ha aperto alla più ampia concertazione di tutti i soggetti che operano nei settori indicati dal Poe 2014/2020, capaci di dire la propria attraverso la condivisione di esperienze e modelli di buone prassi. L’obiettivo è ambizioso, creare un esempio, da portare ad una Europa che si troverà presto a scrivere la propria agenda sullo sviluppo sostenibile, codificando l’eccellenza delle prassi del sistema scolastico italiano e di tutti i soggetti che operano nelle aree di interesse delle linee guida.
Semplificare, sostenere, accompagnare e coinvolgere l’impegno della ministra Fedeli.
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