Categorie: Attualità

Ponte elezioni amministrative, scuole chiuse dal 2 al 7 giugno. Protestano prof e presidi

L’anno scolastico che volge al termine verrà ricordato come l’anno dei grandi ponti, dai Santi alle vacanze pasquali, senza contare il referendum di aprile e i vari scioperi.

Ma ecco l’ultimo ponte in programma, quello che in alcune città italiane andrà dal 2 al 7 giugno, complici le elezioni amministrative.
Infatti, il mega ponte è previsto nelle città di Roma, Milano, Napoli, Bologna, Cagliari e Trieste, dove per permettere lo scrutinio elettorale chiuderanno migliaia di scuole. Torino, che rinnova primo cittadino e giunta, fra le grandi città coinvolte, è l’unica che si è astenuta e non chiuderà gli istituti scolastici.

Certamente, specie per i ragazzi, allungare giorni di vacanza nel corso dell’anno non è una tragedia, anzi l’esatto contrario, ma stavolta il ponte potrebbe andare in sfavore degli studenti, soprattutto quelli ritardatari che ancora non hanno concluso interrogazioni e compiti in classe per recuperare.

Inoltre, quello che non fa stare tranquilli molti prof e presidi, sono i giorni di ponte che si avvicinano e in alcuni casi si “scontrano” con gli appuntamenti più importanti, come gli esami di terza media dalla metà di giugno e la prova Invalsi di venerdì 17 giugno. Il 19 giugno i ballottaggi in diverse città italiane incalzano l’inizio delle prove scritte degli Esami di Stato. In questo quadro, bisogna anche considerare il concorso docenti, che concluderà la fase degli scritti il 31 maggio, ma che si protrarrà in molte scuole fino a luglio con gli orali.

Come si legge su Repubblica.it, “i presidi di Bologna, dicono che l’ultimo ponte è semplicemente ‘un disastro’. I professori di Milano si chiedono se ha ancora senso far votare nelle scuole, soprattutto alle elementari: ‘Un esercizio di democrazia si è trasformato in una scusa puntuale per non fare lezione’.

Insomma, il finale di anno scolastico sarà rovente per molte scuole, che hanno già iniziato la corsa contro il tempo per garantire il monte orario di attività didattica prevista.

Fabrizio De Angelis

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