Si chiama Poppy ed è un androide, stampabile in 3D, che chiunque potrà costruire e dargli il comportamento che desidera.
Programmato dai ricercatori francesi del Flower Lab dell’Inria (Institute for Research in Computer Science and Automation), realizzato grazie al progetto europeo Explorers e co-finanziato dal Consiglio europeo della ricerca (Cer), il nuovo frutto della stampa in 3D è pensato sopratutto per le scuole.
Poppy non è stato progettato solo per scienziati e informatici ma anche per gli studenti. Il robot, infatti, potrà far parte del percorso di formazione professionale nelle scuole.
A tal proposito i ricercatori dell’Inria affermano: “I progressi offerti dalla stampa 3D hanno già rivoluzionato il design e l’industria, tuttavia, è stato fatto molto poco per esplorare i vantaggi della stampa 3D e la sua interazione con l’informatica nelle aule. Con la nostra piattaforma Poppy, ora stiamo offrendo alle scuole e agli insegnanti uno strumento adeguato per coltivare la creatività dei giovani che studiano settori come la meccanica, l’informatica, l’elettronica e la stampa 3D”.
Intervista alla segretaria generale della Flc-Cgil, Gianna Fracassi, a margine di un presidio organizzato il…
Nei giorni scorsi, in una intervista rilasciata a La Stampa, il ministro della Cultura Alessandro…
Con questa mozione, il Collegio Docenti dell'Istituto Comprensivo Dante Alighieri di Cassano Magnago (Va) intende…
I sindacati della scuola che non scioperano il 29 novembre stanno dando un segnale di…
La sindacalista della Gilda Insegnanti Antonietta Toraldo, che si occupa nello specifico della parte contrattuale…
Entro la fine del 2024, gli aspiranti docenti iscritti ai percorsi universitari accademici autorizzati dal…