Continua la polemica su portfolio e scheda di valutazione.
Nei giorni scorsi Cobas e Cgil-Flc hanno presentato al Tar Lazio due distinti ricorsi contro la circolare ministeriale n. 84.
Se il Tribunale amministrativo dovesse ritenere fondate le obiezioni di Cgil e Cobas la circolare potrebbe essere sospesa e il Miur dovrebbe correre rapidamente ai ripari, ma al momento attuale questa ipotesi appare alquanto improbabile, anche perché è possibile che nelle prossime settimane il Ministero intervenga ancora sulla materia, se non altro per chiarire in che modo dovrà essere applicato il disposto del Garante per la Privacy.
Infatti, come si ricorderà, nell’estate scorsa il Garante aveva precisato che la “titolarità” del portfolio appartiene alla famiglia dell’alunno ed aveva quasi “ordinato” al Ministero di emanare quanto prima un regolamento per il trattamento dei dati personali contenuti nei documenti dell’alunno.
In realtà sul primo punto la circolare 84 sembra contraddire il parere del Garante, mentre sulla seconda questione le scuole sono ancora in attesa di chiarimenti e istruzioni.
Molto simili, comunque, le motivazioni addotte dai sindacati nei loro ricorsi che parlano in particolare di eccesso di delega rispetto alla previsione della legge di riforma.
Ma l’iniziativa sindacale evidenzia anche una presunta illegittimità contenuta nel documento di valutazione che prevede la valutazione dell’insegnamento della religione cattolica che invece, secondo le norme concordatarie, dovrebbe stare in un foglio a parte.
“Il ricorso – sottolinea CgilFlc – si aggiunge alle numerose impugnative che sono state promosse dalla FLC Cgil avverso tutte le circolari che il Ministero ha sin qui emanato dopo l’entrata in vigore della legge 53″.
Ricorsi che, a dire il vero, sono però sono rimasti fino ad ora lettera morta.
Prosegue anche la protesta sindacale per il maggiore impegno richiesto ai docenti e di questo probabilmente si parlerà nella giornata del 23 gennaio nel corso di un incontro fra Ministero e organizzazioni sindacali.