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Positiva l’informativa sul concorso per dirigenti scolastici

Molti i punti su cui l’amministrazione ha fornito i richiesti chiarimenti. Tra i più importanti, relativamente ai requisiti richiesti per l’ammissione, quello relativo alla non coincidenza tra il settennio di servizio prestato con incarico a tempo indeterminato e il periodo di possesso della laurea.
Settennio di ruolo e laurea saranno considerati requisiti disgiunti, cioè potranno essere stati acquisiti in tempi diversi. Conterà, è stato giustamente chiarito, come pure tante volte sostenuto dalla nostra rivista, che i concorrenti posseggano entrambi i requisiti.
La decisione assunta dall’amministrazione scolastica rende giustizia soprattutto agli insegnanti della scuola elementare per i quali non si poteva pretendere che il settennio di servizio fosse stato svolto con il possesso della laurea, stante il fatto che per l’insegnamento nella scuola elementare non è richiesto il possesso della laurea.
È stato sciolto, pure, il nodo della  partecipazione ai due tipi di concorso  e precisato che chi partecipa a quello ordinario non potrà partecipare a quello riservato e viceversa.
Pur valutando le decisioni assunte dall’amministrazione positivamente, sono state formulate alcune riserve.
Relativamente al rapporto di preselezione – rapporto di ¼ – è stato fatto notare, che si finisce con il penalizzare i concorrenti più giovani e con il frenare il vero rinnovamento della scuola.
I posti messi a concorso, infatti, ammontano a circa 3.500. Considerato che gli istituti scolastici sono 10.767, con l’imminente corso-concorso dovrà essere coperto un terzo dell’organico dei dirigenti scolastici. Precludendo ai più giovani la partecipazione, la scuola italiana crea le condizioni per non rinnovarsi così come è richiesto insistentemente dalle trasformazioni sociali e culturali del momento.
Nulla è stato chiarito in ordine alla possibilità di partecipazione al corso-concorso degli insegnanti di scuola materna. Non si sa come interpretare il silenzio in proposito, se come implicita la partecipazione o, per altro verso, come implicita esclusione.
In ordine alla data di pubblicazione, l’amministrazione scolastica  ha assicurato che i bandi saranno emessi entro il corrente mese di marzo anche se la pubblicazione, come è noto, è condizionata dall’emanazione del dei decreti attuativi da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di quello della Funzione Pubblica.
È importante, in verità, che l’amministrazione scolastica abbia completato l’iter per l’emanazione.

Giuseppe Guzzo

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