Il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione ha espresso a maggioranza parere positivo, a condizione che vengano accolte talune osservazioni, sulla bozza di bando dell’imminente concorso per gli insegnanti di religione cattolica di cui si attende l’emanazione e che presuntivamente sarà pubblicato tra la fine del mese di gennaio e gli inizi di quello di febbraio 2004.
In relazione alle prove d’esame il Cnpi ritiene congruente ripartire il punteggio pari a 30 punti tra le prove scritte e a quelle orali e quello pari a 20 punti tra i titoli di servizio e le qualificazioni professionali. Il superamento sia della prova scritta che si quella orale si consegue con il punteggio di 10,50.
Essendo un concorso riservato, sempre secondo il Cnpi, non è prevedibile un punteggio negativo per la non ammissione, ma solo la dichiarazione di "non ammesso".
Per quanto riguarda i contenuti della prova orale, poi, l’organo di democrazia scolastica ritiene legittima l’inclusione della legge n. 53/2003, non anche della legislazione attuativa ancora in fieri come nel caso di quella riferita agli organismi istituzionali di gestione sociale della scuola. È escludere pure il riferimento alla normativa relativa al secondo ciclo scolastico di cui al momento si hanno solo ipotesi. Deve ritenersi importante il riferimento al Dpr n. 275/99 in considerazione del fatto che l’autonomia delle istituzioni scolastiche.
Il Cnpi ritiene che venga predisposto un programma unico per la scuola secondaria di primo grado e di secondo grado. Analogamente per la scuola dell’infanzia e di quella primaria che potrà essere oggetto di una prova articolata per chi per chi ha titolo ad entrambi i segmenti scolastici e a prove distinte per chi invece ha titolo per uno solo di essi.
Il Cnpi propone, ancora, di modificare la ripartizione proposta dall’amministrazione dei venti punti – in 12 punti per i titoli di servizio ed in 8 per i titoli di qualificazione professionale – in 16 punti per i titoli di servizio e 4 per i titoli di qualificazione professionale.
Ritiene che la valutazione dell’intero anno possa avvenire quando il servizio si a stato compiuto per almeno 180 giorni.
Per quanto attiene alla composizione delle commissioni il Cnpi ritiene che i direttori scolastici regionali, per evitare la catena delle rinunce alla nomina di presidente o membro di commissione, debbano preventivamente acquisire la disponibilità e che si debbano avvalere da persone che abbiano già maturato esperienza indipendentemente dall’essere in servizio o in pensione.
Fin qui il parere del Cnpi. E’ auspicabile che l’amministrazione si attivi in maniera sollecita per il tanto atteso bando di concorso.
In "Ulteriori approfondimenti" è possibile visionare e scaricare il parere del Cnpi del 17 dicembre 2003.