Sin dal titolo, l’articolo “Posizioni economiche Ata pagate dalle famiglie?”, si lascia intendere che la copertura delle posizioni economiche legittimamente percepite dal personale Ata ricada direttamente sulle tasche delle famiglie e dell’utenza. Questa rappresentazioni dei fatti è frutto evidentemente di una titolazione infelice e in ogni caso la responsabilità deve essere fatta ricadere esclusivamente sulle scelte politiche del legislatore e del governo. E’ un pò canagliesca questa idea che si tenta di far passare che, per pagare la sacrosanta retribuzione fondata sul merito e su maggiori impegni, si sacrifichino gli interessi dei nostri studenti. Il personale Ata ingiustamente penalizzato in questi anni merita maggior rispetto e attenzione, anche da parte di chi si occupa dal punto di vista dell’informazione.