Posizioni Economiche ATA, anche il Giudice ci dà ragione

Scavalcati dall’emergenza turno attendiamo ancora il pagamento del salario accessorio dal 2011. Eh sì che di problemi in questo momento nella scuola ce ne sono tanti ma è troppo tempo che la nostra vicenda viene continuamente messa in secondo piano.

Dopo una iniziativa legale della FLC CGIL, il Tribunale di Roma ha emesso un provvedimento di ingiunzione di pagamento delle somme dovute in favore di una nostra collega e siamo confortati da questo successo, tuttavia troviamo assurdo dover ricorrere ai Tribunali per ottenere quello che è un valore sacrosanto, il pagamento del lavoro svolto.

Continua la retorica del male minore!

Ormai la politica del nostro sistema è quella di risolvere i problemi cercando di mettere toppe alle falle che si aprono di volta in volta, senza un criterio di equità. 
Si pensi all’una tantum con cui ad una parte di personale è stato ristorato il beneficio economico mentre a 3000 lavoratori ATA non è stato corrisposto nessun compenso per un mero ritardo procedurale. E tutto questo nonostante  il conseguimento della posizione economica ed il lavoro svolto con regolare incarico conferito dalle scuole di titolarità.

Il male minore è l’assenza di disparità tra lavoratori!

I 3000  ATA  che non hanno ricevuto il contributo una tantum si preparano a dare battaglia in Tribunale!

Perché rendere così contorto il sistema e pagare gli aventi diritto con ingiunzioni dei Tribunali e con l’aggravio di spese legali e interessi ?

Non siamo più disponibili ad essere umiliati, ad elemosinare quello che è un nostro diritto di lavoratori, non vogliamo più che la nostra dignità venga calpestata.

Abbiamo fatto tutto ciò che ci è stato richiesto: ci siamo impegnati per migliorare la nostra professionalità ed abbiamo svolo prestazioni di maggiore responsabilità!

Chiediamo quindi l’attivazione del beneficio economico con decorrenza gennaio 2015 ed il pagamento dell’una tantum per i periodi pregressi ed invitiamo i Sindacati Confederali, dopo l’importante riconoscimento da parte del Tribunale di Roma,  a sollecitare l’amministrazione per una soluzione immediata della vicenda.

I lettori ci scrivono

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