Sulla questione delle posizioni economiche Ata, il Mef non vuole sentire ragioni e così nelle ultime ore il Capo Dipartimento del Miur Luciano Chiappetta ha emanato una nuova nota di chiarimenti per ribadire che gli aumenti stipendiali attribuiti a partire dal settembre 2013 vanno bloccati. Non solo, ma risulta anche necessario recuperare tutte le somme erogate dal settembre scorso in poi.
Stessa cosa vale per tutti gli aumenti con decorrenza 2011.
Dalla tagliola del Mef si salvano solamente le posizioni attribuite prima del 2011 che continuano ad avere ancora effetto.
Nelle audizioni al Senato di questi giorni i sindacati hanno chiesto che il problema venga affrontato e risolto in sede di conversione in legge del decreto n. 3/2014 ma le possibilità che la richiesta venga accolta dal Parlamento è molto tenue.
D’altronde non da oggi lo stesso Ministro dell’istruzione continua a ripetere che le risorse finanziarie disponibili sono praticamente pari a zero.
In queste condizioni, non si capisce neppure come il ministro possa pensare di dare avvio alla stagione contrattuale.
Anche i sindacati sembrano ormai rassegnati ad un contratto povero, ma è davvero improbabile che possano accettare un contratto senza risorse.
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