La posizione dell’ARAN che prevede il superamento delle posizioni economiche ATA, come previste dal CCNL scuola 2006/2009, perché non sarebbero più coerenti e funzionali con il sistema attuale di incarichi aggiuntivi riferiti alle esigenze reali della scuola, trova la netta contrarietà da parte dei sindacati che ritengono necessaria una valorizzazione professionale del personale ATA tale da incentivare, anche ai fini pensionistici, nella busta paga mensile dei collaboratori, assistenti tecnici e amministrativi.
Le posizioni economiche del personale ATA sono previste dall’articolo 50 del CCNL 2006/2009 e alla sequenza contrattuale prevista ai sensi dell’art.62 del CCNL del 29 novembre 2007 eseguita il 25 luglio 2008. Tali norme entrarono in vigore a partire dall’1 settembre 2008, definendo che il personale assunto a tempo indeterminato, appartenente alle aree A e B della tabella C allegata al CCNL, avrebbe potuto avvalersi delle posizioni economiche per la valorizzazione professionale. La UIL scuola RUA si oppone all’idea proposta dall’ARAN, per il rinnovo del CCNL scuola 2019-2021 che prevede il superamento delle posizioni economiche ATA come previste dalla sequenza contrattuale del 25 luglio 2008. Nei comunicati sindacali della UIL si sottolinea come l’applicazione della norma contrattuale sulle posizioni economiche ATA sia stata preculusa per le mancate procedure da parte del Ministero e che i risparmi derivati da questa non applicazione della norma, adesso che si pensa al superamento delle posizioni economiche ATA, andrebbero a finanziare gli incarichi. Tutto questo, sostiene il sindacato guidato da Giuseppe D’Aprile, rischia di rendere problematico l’accordo per il rinnovo giuridico del CCNL 2019-2021.
Il prossimo mercoledì 11 gennaio 2023, alle ore 10,30, riprende all’ARAN la trattativa per il rinnovo del CCNL scuola 2019/2021. All’ordine del giorno c’è proprio la delicata situazione da risolvere delle posizioni economiche del personale ATA e da vagliare la proposta della costituzione delle quattro aree professionali. Ci sarebbero anche altri temi importanti da trattare prima della conclusione di un accordo con l’ARAN, dalle relazioni sindacali, alle sanzioni disciplinari del personale scolastico, alla mobilità dei docenti e del personale Ata, ma il tema caldo al momento è proprio la questione delle posizioni economiche.
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