Con l’imminente, o quasi, rientro in classe dopo le vacanze di Natale, tantissimi sono stati i dissensi non solo da parte del personale Ata e degli insegnanti, ma anche dalle famiglie degli studenti. Soprattutto la categoria dei genitori fragili, con gravi problemi di salute, ha portato avanti diverse proteste tanto da far ricorso al Tar Lazio.
Possibilità di scelta tra DaD e DiP
La protesta è stata sollevata dai rappresentanti di 8 mila famiglie tra docenti, personale Ata e genitori presenti sull’intera penisola che hanno raccolto dubbi e perplessità tramite due gruppi Facebook di genitori fragili, “Scuola e Sicurezza: scelta libera tra Dad e Dip” e
“Scuola, sicurezza e salute senza colore politico”.
Al centro delle loro richieste, c’è la volontà di scelta per studenti e docenti tra Dad (didattica a distanza) e Dip (didattica in presenza), soprattutto se si è in presenza di situazioni di fragilità personale o familiare.
La decisione spetta ai dirigenti scolastici
Per poter dare una risposta concreta alla questione sollevata, è possibile prendere come riferimento la normativa attuale, la quale esplicita: “Lascia la totale discrezionalità ai dirigenti scolastici su accoglimento o rigetto delle richieste di didattica a distanza per studenti con familiari fragili, come se fosse possibile per un dirigente valutare l’opportunità di offrire o porre in essere tale strumento tutte le volte in cui vi è una fragilità dichiarata e/o certificata da un medico”.
In aggiornamento il calendario con tutte le date di apertura regione per regione