La vicenda dell’inserimento a pettine nelle graduatorie 2010/2011 sta mettendo in seria difficoltà non solo gli uffici periferici del Ministero ma anche il mondo politico.
E’ di queste ore un sorprendente comunicato del deputato del PD Stefano Esposito che prende ben bene le distanze dalla posizione pro-Anief assunta nei giorni scorsi da Tonino Russo, parlamentare PD anch’egli.
Solo un paio di giorni fa Russo aveva diramato una nota con la quale attaccava duramente la decisione di alcuni Usr di accantonare i posti spettanti ai riccorenti inseriti a pettine minacciando addirittura denunce alla magistratura ordinaria e alla Corte dei Conti.
Durissime le parole riferite all’Usr del Veneto: “Sono convinto che le disposizioni emanate in data 17 Agosto 2011 dal direttore pro-tempore dell’Usr Veneto, in quanto elusive del giudicato cautelare e, soprattutto, di una sentenza della Corte Costituzionale, siano da annullare con effetto immediato non lesinando necessari provvedimenti disciplinari a carico dei funzionari che mostrano disprezzo per le sentenze del giudice delle leggi”.
Nella giornata del 24 il deputato Esposito dirama un secco comunicato e non esita ad entrare in aperta polemica con Russo e con l’Anief: “Quando Russo parla di ‘10.000 assunzioni illegittime (riferito alle retrodatate) con gravissimo danno erariale’, schierandosi di fatto con quest’associazione di avvocati siciliani che si occupa di ricorsi a pagamento, lo fa a titolo personale”.
“Le graduatorie dei precari sono state chiuse e dichiarate a esaurimento dal Ministro Fioroni (PD) – ricorda Esposito – sua anche l’idea delle ‘code’, pensate per offrire un’opportunità in più agli insegnanti (tant’è che ora in molti le rimpiangono), ma trasformate dall’Anief in un ‘cavallo di Troia’ per consentire a chi metteva i soldi sui ricorsi, di scavalcare i colleghi con meno punti in altre graduatorie, ledendo i loro diritti. La nostra posizione non può quindi essere quella dell’Anief”.
L’onorevole Esposito coglie anche l’occasione per sottolineare che di recente il consiglio regionale del Veneto ha approvato all’unanimità una mozione presentata dal consigliere del PD Franco Bonfante, per il congelamento delle graduatorie 2010/2011 (che è poi la stessa richiesta fatta dalla Lega con il decreto milleproroghe, poi stoppata dal Quirinale nonostante il via libera del Senato).
Intanto, dalle notizie provenienti dalle diverse realtà locali risulta che dovunque gli Uffici provinciali stanno provvedendo ad accantonare i posti che spetterebbero ai ricorrenti inseriti a pettine; ma siccome molti di questi ricorrenti entreranno comunque in ruolo perché inseriti anche nelle graduatorie 2011/2012, il problema potrebbe essere limitato a qualche centinaia di posti (secondo stime ufficiose di fonte ministeriale si parla di meno di mille posti in ogni caso).
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