“Con uno degli emendamenti approvati in sede di conversione in legge del decreto “Agosto”, il Governo azzera la propria credibilità sostituendo in corso d’anno i lavoratori facenti funzione di Direttore dei Servizi Generali Amministrativi (DSGA) e riportandoli alla funzione di assistente amministrativo“.
La denuncia è contenuta in un comunicato stampa della FLC CGIL, che continua: “La politica, con questa misura, non solo non rispetta gli impegni che più volte ha assunto a tutela della professionalità di chi, in funzione di DSGA, si è fatto carico della gestione amministrativa della scuola per più di tre anni, ma viola le intese sottoscritte con i sindacati intervenendo su di un terreno che è materia di contrattazione e facendo carta straccia di contratti che i suoi funzionari hanno sottoscritto e che vengono interrotti nonostante abbiano scadenza alla fine dell’anno scolastico“.
Il Sindacato sottolinea ancora che non aver concluso per tempo, cioè entro il 31 agosto, i concorsi per DSGA ha creato l’attuale situazione di anarchia e di confusione. “Così il governo decide che, personale da anni incaricato a svolgere la funzione di DSGA, per il quale non si sono volute trovare soluzioni come il concorso riservato che da tempo chiedevamo si svolgesse, viene messo alla porta in corso d’anno, nonostante il contratto individuale di lavoro sottoscritto dall’Amministrazione e che ha durata annuale. E’ evidente che l’Amministrazione non ha saputo gestire le procedure, mettendo due diritti, entrambi legittimi, in contrapposizione fra loro: il diritto dei vincitori di concorso ad avere a settembre il proprio posto, e il diritto dei facenti funzione a vedere rispettato un contratto che ha dato loro la prospettiva di portare a termine il proprio incarico fino alla fine dell’anno scolastico“.
Anche la Uil Scuola prende posizione sulla vicenda. “Non riusciamo a capire l’opportunità di scorrere le graduatorie degli idonei e assegnarli in altre realtà regionali – osserva Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola.
Una decisione che, nei fatti, rischia di mettere in contrapposizione i concorrenti di quei concorsi regionali non ancora conclusi.
Concorsi regionali che diventano nazionali, graduatorie che diventano ad esaurimento, insomma confusione e contraddizioni che indurranno certamente tanti problemi e situazioni di difficoltà“.
“È un rimedio peggiore del male quello che è stato escogitato per ovviare ai ritardi accumulati nello svolgimento del concorso posti di DSGA – dichiara Maddalena Gissi, segretario generale della Cisl Scuola – Non si capisce che idea abbia della scuola e del suo funzionamento sotto il profilo amministrativo chi ha partorito una norma così sconclusionata, che mentre calpesta diritti e aspettative di chi ha ricevuto un incarico previsto dal contratto arrecherà evidente disagio agli uffici di segreteria, costretti ad assurdi e inopportuni avvicendamenti in corso d’anno”.
“Non ce n’erano ancora a sufficienza di problemi in quest’anno già abbastanza tormentato, – conclude – ora si aggiunge una norma che suona profondamente iniqua nei confronti di quanti, per anni, hanno garantito alle segreterie scolastiche un regolare funzionamento. Dopo aver ricevuto un incarico con precise condizioni e scadenze, si vedono ora cambiare le carte in tavola con una disinvoltura che lascia esterrefatti“.
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