“Praticare la logica non è un esercizio per logici allampanati… Solo menti allenate sono in grado di tenere il passo con realtà e ambiti sempre più complessi e pregni di concetti e fatti, e la scuola dovrebbe crescere persone capaci di cercare e trovare i punti fermi per sviluppare, comprendere, condividere o smantellare un ragionamento”: era stata la senatrice Elena Cattaneo a scrivere queste parole lo scorso novembre, sul Sole 24 Ore. Le richiama oggi Giovanna Corsi, professore di Logica all’Università di Bologna e presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze. “Dobbiamo cogliere in ogni modo – spiega Giovanna Corsi – l’opportunità che ci viene data dal comma 7 della legge 107/2015, sulla cui base i Collegi docenti e gli Uffici scolastici regionali sono chiamati a definire il fabbisogno per l’organico potenziato, che vede tra gli obiettivi formativi prioritari il potenziamento delle competenze logiche”.
Questa la ragione che ha spinto la Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze, l’Associazione Italiana di Logica e sue Applicazioni e un gruppo di insegnanti di Filosofia della scuola secondaria a lanciare un appello per lo studio della Logica.
“Saper analizzare e condurre un ragionamento logicamente – aggiunge il presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze – è uno dei requisiti imprescindibili che ci si aspetta da qualsiasi persona matura, ancor più del saper fare di calcolo, perché in ogni istante della giornata siamo chiamati a ragionare, a prendere decisioni, a condurre argomentazioni e a comprendere e discutere quelle degli altri. La logica è interdisciplinare per sua natura e può offrire un punto d’incontro nella programmazione scolastica tra discipline scientifiche e umanistiche, cosa della massima importanza dal punto di vista educativo, considerando che i due settori vengono solitamente insegnati a compartimenti stagni”.
“La capacità di giudizio indipendente ed equilibrato – afferma Carlo Toffalori, professore di Logica matematica all’Università di Camerino e presidente dell’Associazione Italiana di Logica e sue Applicazioni – e di un uso consapevole delle potenzialità informatiche è essenziale non solo nello studio e nella ricerca scientifica, ma anche nella vita comune. La logica, concepita già da Aristotele come base unificante di tutte le scienze, della loro comprensione e della loro comunicazione, svolge un ruolo chiave in questa prospettiva. La sua multidisciplinarietà riguarda soprattutto filosofia, matematica e informatica, ma interessa scienze giuridiche, ingegneristiche, linguistiche, cognitive, sociali e molto altro”.
“La Filosofia nasce dalla scoperta del logos. Educare le future generazioni al ragionamento logico, al pensiero autonomo e all’argomentazione – ricorda Luigi Rossi, portavoce del Gruppo GM 2012 A037 Filosofia e Storia – è finalità educativa dello studio della Filosofia. Il potenziamento delle competenze logiche rientra tra gli obiettivi formativi prioritari delineati al comma 7 della legge 107/2015, sulla cui base sarà definito il fabbisogno per l’organico potenziato, e identifica una delle finalità didattiche che le norme attribuiscono all’insegnamento della Filosofia (Decreto Interministeriale 211 del 7 ottobre 2010). I docenti di Filosofia e in particolare quelli assunti nella fase C del piano di assunzione sono pronti a dare il proprio contributo. Il Gruppo che rappresento ha avviato una collaborazione con la Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze e l’Associazione Italiana di Logica e sue Applicazioni proprio con l’obiettivo di definire percorsi didattici e di formazione dei docenti da presentare al Miur e alle scuole”.
“Questo potenziamento si può realizzare solo se abbiamo professori preparati che sappiano esercitare gli studenti sugli aspetti fondamentali del ragionamento in filosofia, matematica, e informatica. È necessario – concludono Giovanna Corsi e Carlo Toffalori – non solo che le siano dedicati corsi universitari appropriati in un ampio spettro di lauree, ma che sia parte integrante della formazione permanente post-laurea degli insegnanti. All’esercizio corretto della logica, infatti, vanno educati tutti gli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore, se non tramite corsi specifici, certamente attraverso l’educazione alla razionalità e la conoscenza della storia della logica e dello sviluppo delle scienze e del pensiero”.