In più, sempre al Consiglio dei ministri del 9 settembre, verrebbe riproposta la norma “salva presidi” per salvaguardare quelle regioni, come la Lombardia, dove il concorso stata annullato dalla magistratura, con una norma che “punta ad assicurare coperture al maggior numero di scuole senza dover dare delle reggenze; e tutelare chi ha già sostenuto e superato le prove”. Ma si cercherebbero inoltre interventi di regolamentazione sui libri di testo e, subordinato al reperimento di risorse, l’incremento del finanziamento alle scuole per il loro funzionamento. E ancora, ma sempre subordinato alla copertura finanziaria, si dovrebbe affrontare e risolvere la questione dei 3.500 docenti inidonei e quell’altra delle 6mila unità di “Quota 96” che vorrebbero andare in pensione con le norme pre-Fornero
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