Riceviamo e pubblichiamo la lettera del sindacato Feder ATA, che commenta, con amarezza, la sentenza della Corte costituzionale in merito ai contratti a termine.
“Cari Colleghi, avrete senz’altro appreso del comunicato del 12 Luglio u.s. della Corte Costituzionale relativo alla sentenza sull’abuso dei contratti a termine del personale precario, nella quale la Corte ha stabilito ‘l’illegittimità costituzionale della normativa relativamente alle supplenze del personale Docente ed ATA, nella parte in cui si autorizza, in violazione della normativa comunitaria, il rinnovo potenzialmente illimitato dei contratti di lavoro a tempo determinato per la copertura di posti disponibili di personale Docente ed ATA, senza che ragioni obiettive lo giustifichino ‘.
Temiamo tutti le conseguenze dell’art. 131 della ormai ‘disastrosa e massacrante per noi ATA’ Buona Scuola del Governo Renzi che recita:
‘A decorrere dal 1º settembre 2016, i contratti di lavoro a tempo determinato stipulati con il personale docente, educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario presso le istituzioni scolastiche ed educative statali, per la copertura di posti vacanti e disponibili, non possono superare la durata complessiva di trentasei mesi, anche non continuativi’.
Siamo pure a conoscenza dei limiti di illegittimità costituzionale, come da decisione della Corte di giustizia dell’Unione europea, in merito alla ‘sentenza Mascolo’, la quale stabiliva che la normativa italiana sui contratti di lavoro a tempo determinato nel settore della scuola è contraria al diritto dell’Unione e che il rinnovo illimitato di tali contratti per soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali non è giustificato.
Sappiamo tutti che la legge n.107/2015 sulla ‘Buona Scuola’ non ha risolto nessuno dei problemi dei nostri colleghi ATA precari, anzi li ha aggravati creando situazioni di grande disagio lavorativo.
Si sentono da più parti ‘voci insistenti’ le quali dicono che ‘… per quanto riguarda il personale docente la normativa sulla ‘Buona Scuola’ prevede la misura riparatoria del piano straordinario di assunzioni, mentre per quanto riguarda il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario prevede, in mancanza di analoga procedura di assunzione, il risarcimento del danno’.
Attualmente però nessuno è in grado di fornirci direttive certe e concrete.
La Feder.ATA si opporrà fermamente al risarcimento del danno e si batterà per il piano di assunzioni a tempo indeterminato dei nostri Colleghi che hanno prestato servizio per oltre 36 mesi, come previsto per il personale Docente; pertanto seguiremo scrupolosamente gli sviluppi di questa delicata vicenda che interessa molti dei nostri Colleghi ATA.
Se sarà necessario, avvieremo un ricorso per vedere riconosciuta pari dignità lavorativa tra personale Docente ed ATA, CHIEDENDO L’IMMISSIONE IN RUOLO DI TUTTI I PRECARI ATA CHE HANNO SVOLTO OLTRE 36 MESI DI SERVIZIO !
Vogliamo comunque lamentare, anzi “urlare” alle Istituzioni che “badino bene” di non penalizzare ancora il personale ATA come hanno sempre fatto e, se il personale Docente verrà “sistemato” con le assunzioni, lo facciano anche, senza esitazioni, per il personale ATA!”