Precari: con la spending review rischiano il posto in 15mila. Il 16 luglio Manifestazione a Montecitorio

La razionalizzazione delle spese della macchina pubblica sta scontentando molte categorie di lavoratori dipendenti. Ve ne è però solo una che rischierà seriamente di rimanere senza impiego: quella dei precari. Stavolta anche quelli di lungo corso. E nella scuola più che in altri comparti. Il reimpiego forzato dei soprannumerari, degli inidonei e degli ex dipendenti degli enti locali (ancora per poco tempo Itp e presto Ata) comporterà, infatti, la copertura di posti attualmente destinati al personale non di ruolo. Che, per forza di cose, rimarrà a bocca asciutta. Almeno per quanto riguarda le supplenze annuali.
I precari se ne sono subito resi conto. Si sono già visti, hanno parlato. E sono giunti ad una conclusione. Di far sentire la loro voce. Lo faranno lunedì prossimo, il 16 luglio, davanti a Montecitorio. E non solo per opporsi alla spending review.
La nuova stangata del Governo Monti – scrivono in un comunicato unitario – taglia altri 16.000 posti! La Scuola pubblica e statale agonizza! Eppure, il ministro Profumo annuncia il bando di un ridicolo concorso a cattedre inesistenti, destinato, paradossalmente, anche ai docenti già abilitati, carichi di titoli culturali e di servizio, che stazionano nelle Graduatorie ad Esaurimento da anni, in attesa di stabilizzazione”.
Sostengono che siamo di fronte all’ennesimo “atto illegittimo ed offensivo, che comporta “spreco di denaro pubblico e calpesta i diritti acquisiti in anni di sacrifici”. I precari dicono quindi di essere “stanchi di provocazioni e vessazioni”, e che “pretendono l’immediata immissione in ruolo, dalle Graduatorie di merito e ad esaurimento esistenti, su tutti i posti disponibili, nel rispetto del Piano Triennale di assunzioni, il rifinanziamento della scuola, cui continuano ad essere sottratte risorse, e il rispetto della dignità professionale dei docenti, umiliati da riconversioni frettolose e aberranti, come quella prevista per i docenti in esubero impiegati sul sostegno, con violazione dei diritti dei disabili, o come quella che prevede l’impiego di docenti soprannumerari per l’insegnamento di materie per cui non posseggono titolo abilitante, in spregio alla tanto strombazzata ‘qualità’ e ‘meritocrazia’. La scuola – concludono – non è un’azienda, né un discount”.
Anche la Flc-Cgil ritiene alto il numero di precari “storici” che a settembre non avranno la riconferma: secondo il segretario, Mimmo Pantaleo, “il Governo Monti licenzia con la spending review 15 mila precari della scuola tra docenti ed Ata che hanno alle spalle anche 10 anni di lavoro”. Una disposizione che assieme alle altre decise dall’esecutivo provocherebbe “un insieme di tagli alla spesa sociale con un evidente carattere depressivo che colpirà ancora una volta i ceti più deboli pur di salvaguardare gli interessi della speculazione e dei mercati finanziari”. Il sindacato, quindi, non starà a guardare: “risponderemo da subito con iniziative di lotta e senza cambiamenti radicali alla manovra siamo pronti ad iniziative durissime fin dall’apertura del nuovo anno scolastico”. Da Pantaleo c’è anche la richiesta agli altri sindacati ti incrociare le braccia e scendere in piazza assieme: “ritengo necessario che a settembre venga proclamato uno sciopero generale su una piattaforma rivendicativa alternativa alle politiche devastanti del Governo Monti che fanno aumentare disoccupazione, precarietà e disperazione sociale”.
Intanto, sempre in difesa dei precari, l’Anief è preoccupata per il silenzio sulla seconda tranche di assunzioni in ruolo, da attuare nelle prossime settimane, decisa un anno fadal Parlamento: “non vi è alcuna notizia – scrive il sindacato – del decreto autorizzatorio delle assunzioni per l’a. s. 2012-2013”. Per l’Anief, insomma, c’è il rischio fondato che ildecreto interministeriale del 3 agosto 2011, potrebbe non avere seguito.  Dopo il taglio di 200.000 posti di lavoro avvenuto negli ultimi sei anni e la promessa di 300.000 nuove assunzioni – dice il presidente, Marcello Pacifico – è arrivato il momento di dire basta a chi prende in giro i lavoratori della scuola. Si dovrebbero stabilizzare tutti i precari della scuola; almeno, buon senso vorrebbe che si procedesse all’assunzione immediata di 30.000 unità subito per coprire una parte dei posti vacanti e disponibili già individuati dal Miur.
Alessandro Giuliani

Condividi
Pubblicato da
Alessandro Giuliani

Articoli recenti

Supplenze tra due periodi interrotti da sospensione delle lezioni: quando spetta la conferma e quando la proroga del contratto

Il conferimento delle supplenze temporanee si attua mediante la stipula di contratti di lavoro a…

19/11/2024

L’erede al trono di Norvegia arrestato per stupro: né patriarca né straniero

Se il patriarcato non c’entra, ma c’entra il fenomeno degli stranieri che stanno arrivando in…

19/11/2024

Assenze del docente cavallo con il fine settimana, cosa c’è da sapere e vediamo quando la domenica va computata e quando invece no

Un nostro affezionato lettore, docente in un Istituto Comprensivo in cui vige la settimana corta,…

19/11/2024

Censure scuola, in Florida i genitori fanno rimuovere i libri: in tre anni banditi 4.561 testi come “Arancia Meccanica” e “1984”

Ancora censure nelle scuole degli Stati Uniti : in Florida sono tantissimi i libri che…

19/11/2024

Concorso docenti 2024, bando e requisiti per partecipare

Ormai manca poco all'attesissima pubblicazione del prossimo bando del concorso docenti 2024. Come ha già…

19/11/2024

Amici, collaboratrice scolastica del liceo di un allievo scrive Maria De Filippi: “Forse non mi credi, ma ci speravo più di lui”

Nella puntata del daytime di oggi, 19 novembre, del talent show Amici, in onda su…

19/11/2024