1. immissione in ruolo su tutte le cattedre disponibili in Organico Funzionale, abolendo la distinzione tra organico di diritto e organico di fatto così da evitare il ritorno degli spezzoni inferiori alle 6 ore ai Dirigenti Scolastici e dando maggiore contezza alla legge n° 5 del 9 febbraio 2012 (art. 50 commi 1, 2 e 3). Tale operazione consentirebbe la stabilizzazione del precariato storico in tempi accettabili consentendo, al contempo, di ridurre il capitolo delle supplenze brevi e temporanee che si aggira su una spesa media di 180 milioni all´anno (Spesa relativa all´a.s. 2011/12), un risparmio della spesa pubblica e la soddisfazione dei Precari storici.
2. Equiparazione dei diritti dei precari con quelli del personale di ruolo e pieno riconoscimento del servizio pre-ruolo nella ricostruzione della carriera, così come previsto dalle normative europee vigenti. Tale provvedimento permetterà di sanare detto divario evitando dispendiosi risarcimenti ai singoli insegnanti.
3. Al fine di procedere ad un corretto avvio dell’anno scolastico, è indispensabile definire e far rispettare date certe per le nomine in ruolo e incarichi annuali da completare comunque entro e non oltre il 31 luglio
4. Ogni forma concorsuale di reclutamento avrà senso di esistere solo dopo la stabilizzazione dei precari delle GaE e su quelle classi di concorso che nell´oggi o nell´immediato futuro risultino esaurite o in sofferenza. Tali concorsi dovrebbero essere definiti garantendo una regolare periodicità.
Oggi la politica è sempre disposta a farsi carico di tutte le richieste che le arrivano, speriamo che dopo la tornata elettorale del 24 e 25 febbraio tale disponibilità rimanga attenta e vigile.