Segnalo questa petizione al Parlamento europeo:
Tramite di essa, si richiede l’intervento delle istituzioni europee per sanare la discriminazione dello Stato italiano nei confronti dei precari delle scuole paritarie in merito al loro diritto all’abilitazione e alla stabilizzazione presso suddetti istituti, dato che tali lavoratori a tempo determinato con servizio almeno triennale in questo comparto sono stati esclusi dal concorso straordinario secondaria 2020.
La petizione richiama la legge 62/2000 della Repubblica italiana, che impone quale requisito di qualità l’abilitazione alla professione docente per la sottoscrizione di un contratto a tempo indeterminato presso le scuole paritarie.
Si richiama altresì il Decreto legislativo 81/2015, così come modificato dal Decreto-legge 87/2018, che pone come limite massimo per la trasformazione a tempo indeterminato di un contratto a tempo determinato 12/24 mesi di servizio. La normativa nazionale non si conforma perciò, nella fattispecie in oggetto, alla Direttiva 1999/70/CE, la quale prevede, tra l’altro, il diritto alla formazione professionale e alla precedenza nelle procedure di stabilizzazione per i precari di qualunque settore (statale o privato) e di qualunque settore (istruzione compresa).
In sintesi, mentre i precari di scuola statale hanno già avuto un’opportunità riservata per la stabilizzazione (vedi concorso straordinario secondaria 2020) e ne è stato legiferata un’altra (vedi concorso straordinario secondaria ex Decreto-legge 73/2021), i precari di scuola paritaria non ne hanno avute, nemmeno di riservate per l’ambito privato dove già praticano.
Questa petizione inerente la scuola paritaria integra di fatto quella già sottoscrivibile per la scuola statale, presentata dai cittadini Aldo Esposito e Ciro Santonicola.
Ringrazio la redazione per l’attenzione che destinerà a questa delicata problematica, non meno importante ma parallela a quella statale.
Francesco Pozzato