Il Co.Di.Mus. (Coordinamento per le Discipline Musicali) porta a conoscenza le vicissitudini di una docente che, come molti altri docenti di musica, vive un percorso travagliato inseguendo il sogno di una meritata carriera di docente.
In questi ultimi mesi si è tanto sentito parlare e discutere su problemi relativi alla riforma sulla scuola del DdL de ‘la buona scuola’ ma nessuno parla di quello che accade veramente ai precari, soprattutto a ciò che accade ai precari di strumento musicale (classe di concorso A077); come se la nostra fosse una materia di serie B.
La mia storia, penso sia uguale a quella di altri colleghi musicisti che hanno deciso, come me di investire il loro futuro nell’insegnamento.
Mi sono diplomata in violoncello conseguendo la Laurea di I livello in Discipline musicali –violoncello presso il Conservatorio nel 2006, dopo più di dieci anni di studi (perché il vecchio ordinamento così era costituito). Dal 2006 al 2008 ho frequentato e concluso il biennio conseguendo così la laurea di II livello in Discipline musicali –violoncello- sempre presso lo stesso Conservatorio di musica.
Per poter accedere alla graduatoria ad esaurimento, ho dovuto però conseguire l’abilitazione, facendo quindi, di conseguenza un esame per poter entrare a frequentare i corsi abilitanti. Una volta superato l’esame mi sono potuta iscrivere al biennio formativo per docenti (BI. FOR. DOC.) conseguito sempre presso un Conservatorio di musica. Dal 2008 al 2010, ho così frequentato e conseguito tale percorso ottenendo l’abilitazione per la classe di concorso A077 (strumento musicale).
Grazie a questo titolo, sono potuta così entrare nella IV fascia delle GAE. Una fascia “speciale”, aperta solo per noi “eletti” pur avendo conseguito un percorso pari a quello di altri colleghi che solo perché hanno conseguito il titolo un anno prima sono entrati in III fascia delle GAE mentre noi no, in IV. Già qui ci si domanda perché? Cosa abbiamo di diverso noi?
Durante tutto questo percorso fatto di sacrifici, esperienza, esami e soldi ben spesi, ho sempre avuto la fortuna di insegnare su spezzoni o cattedre vacanti.
Lo scorso anno (2013/2014), ho avuto una nomina su cattedra vacante presso il Liceo musicale nella mia città; ho accettato con grande gioia le 4 ore disponibili (perché non ancora cattedra completa, essendo un liceo nato da qualche anno) dopo qualche mese, però, sono stata nominata per una supplenza annuale su cattedra completa di 18 ore presso una scuola secondaria di I grado. La mia idea era quella di prendere un completamento ma ho scoperto che non potevo perché la nomina del Liceo non mi era stata fatta dal Provveditorato; ho dovuto così fare una scelta e tra le 4 ore e le 18 hanno vinto le 18 fino al 30/06. Fin qui quasi tutto normale. Arriva maggio 2014 con la sua riapertura delle graduatorie e tutto sembra invariato.
Inizia così l’anno scolastico 2014/2015, nelle graduatorie ad esaurimento ci sono solo io, primo posto in quarta fascia (esaurite già I, II e III fascia GAE) e di conseguenza sono anche prima nelle graduatorie d’istituto sempre per la classe di concorso A077. Mi aspetto così, una chiamata per la supplenza presso il liceo musicale della mia città, avendolo inserito nell’elenco degli istituti da me scelti all’interno della domanda per le graduatorie 2014-2017.
Inizia l’anno scolastico, oramai ottobre e il liceo non mi convoca, così mi insospettisco e comincio a chiedermi come mai il liceo non nomina, mi accorgo così che il liceo invece aveva nominato, un collega docente inserito in III fascia nelle graduatorie d’istituto. “Cosa?” mi sono detta “ed io che sono nelle GAE?
Io supero il collega che si trova in quelle d’istituto!”.
Sono andata, così, presso il sindacato a cui sono iscritta chiedendo come mai è accaduto tutto ciò; dopo una serie di “indagini” è venuto fuori che per accedere alle graduatorie dei licei musicali, l’allegato E della domanda per le stesse graduatorie 2014/2017, richiedeva tra le tante cose (in mio possesso) anche il servizio presso un liceo musicale sperimentale di almeno 180 gg. I licei musicali sperimentali di cui si riferiva erano circa una decina in tutta Italia.
Quest’anno, così, pur essendo nelle GAE sono rimasta a casa sperando di essere chiamata per qualche giorno di supplenza sapendo, che un collega di III fascia nelle GI, non abilitato, con solo un diploma di strumento conseguito, ha insegnato tutto l’anno, avendo così la possibilità, oltre lo stipendio per tutto l’anno, di poter fare punteggio.
Vedendo le cose come andavano, ho avuto la possibilità, grazie ai giorni di servizio prestati, di accedere ai PAS (Percorsi Abilitanti Speciali) per conseguire l’abilitazione nella classe di concorso A031/A032 (Educazione musicale per la scuola secondaria di I e II grado). Titolo conseguito nell’ottobre 2014 e ancora in attesa di una “finestra” che mi permetta di aggiornare la graduatoria.
Sono mesi che mi domando “Tutto questo non è discriminante? Non si è mai visto per nessun altra classe di concorso o per nessun altro Liceo, che sia classico o ad esempio linguistico chiedere ad un docente 180 gg. di servizio prestato presso uno stesso liceo linguistico per entrare nelle sue graduatorie. Perché solo per lo strumento musicale? Perché veniamo trattati diversamente? Perché questa discriminazione nei nostri confronti?”.
Esiste una legge per la quale si nomina prima dalle GAE e poi da quelle d’istituto e la legge è e deve essere uguale per tutti! Perché cambiare le cose, permettendo così di nominare un non abilitato e lasciare a casa chi invece lo è da anni! (requisito fin ad ora preso seriamente in considerazione per l’accesso all’insegnamento).
Il DdL della Buona scuola conteggerà le cattedre complete e non di strumento musicale presenti nei licei musicali per assegnare a chi come me è nelle graduatorie ad esaurimento, ha alle spalle parecchi anni di precariato e più di 36 mesi di insegnamento su cattedra vacante? Io mi auguro di SI….la speranza è l’ultima a morire.
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