Il tentativo di conciliazione tra il Miur e il Saese dopo la proclamazione da parte del sindacato dello stato di agitazione del personale docente e Ata a tempo indeterminato e determinato e l’ipotesi di sciopero fallisce.
Queste le motivazioni che inducono il sindacato a voler indire lo stato di agitazione per tutto il personale della scuola:
– per quanto riguarda il personale precario della scuola, il Saese reclama:
1) La stabilizzazione tramite piano straordinario che coinvolga non solo gli iscritti nelle Gae, ma anche gli iscritti nelle graduatorie d’istituto di seconda fascia;
2) Ritiro della 133/08. In Italia i precari non possono essere stabilizzati se non si ritirano i tagli Gelmini e la Riforma Fornero, allargando gli organici e scorporando le classi-pollaio;
3) Abilitazione diretta per gli Itp e per i Dottori di Ricerca;
4) Abilitazione diretta per il diploma di maturità tecnica femminile conseguito entro l’a.s. 2001-2002 per l’insegnamento nella scuola dell’infanzia (AAAA);
5) Inserimento nella terza fascia delle Gae, per la classe di concorso EEEE per i docenti in possesso dell’abilitazione di personale educativo (PPPP);
6) Regolamentare l’ora di Alternativa alla religione cattolica;
7) Sanare la situazione dei docenti di ed. fisica nella scuola primaria.
– Per quanto riguarda il personale di ruolo della scuola:
1) Pensioni scuola e Quota 96.
2) Permessi retribuiti e ferie.
Queste norme contrattuali, troppo spesso vengono viturpate da molti Dirigenti scolastici.
– Per quanto riguarda il personale direttivo della scuola:
1) La mobilità per i dirigenti scolastici.
Il Saese propone una mobilità per i dirigenti ogni 3-4 anni che vengano valutati per il loro
operato.
In data 30 novembre 2015 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali si è tenuto l’incontro per lo svolgimento del tentativo di conciliazione tra le parti ma dopo ampio ed approfondito confronto non si è giunti ad un accordo.
Il Saese promette dopo tale risultato l’indizione di uno sciopero nazionale di tutto il personale della scuola.
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