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Precari furiosi: il concorso a cattedra è una truffa! Lunedì 8 incontro col sottosegretario Ugolini

Malgrado il conto alla rovescia per la presentazione delle domande di accesso al concorso a cattedra sia già iniziato, i precari storici non si rassegnano: tenteranno sino all’ultimo momento di fare pressioni sull’amministrazione per convincerla a ritirare il bando. Il concetto è stato ribadito il 4 ottobre, nel corso di un convegno organizzato dall’Anp, il sindacato dei dirigenti e delle alte professionalità guidato da Giorgio Rembado: una rappresentanza del Coordinamento precari scuola Roma avrebbe voluto spiegare le ragione del proprio dissenso direttamente al ministro Profumo. Il quale, però, è stato costretto a disertare l’appuntamento a causa di un consiglio dei ministri subentrato successivamente.
I precari del Cps romano hanno allora conversato con l’ex ministro dell’Istruzione, Luigi Berlinguer (oggi parlamentare europeo), Valentina Aprea (ex presidente della VII commissione cultura, ora assessore all’Istruzione della regione Lombardia, la quale ha sostenuto più volte la sua idea originaria del reclutamento degli insegnanti su reti di scuole su base regionale ) e con il sottosegretario all’Istruzione Elena Ugolini. Quest’ultima, tuttavia, ha
La quale ha però voluto evitare di affrontare il tema del concorso. “I precari della scuola – si legge in un documento del Cps di Roma – sono intervenuti, contestandola fortemente e chiedendo a gran voce di parlare proprio del concorso!!! Hanno quindi ribadito il proprio no ad un concorso truffa che ha come fine quello di nascondere il taglio di otto miliardi di euro inferti negli ultimi anni alla scuola pubblica statale; un concorso destinato inoltre ai docenti già abilitati, che insegnano ormai da anni e che hanno permesso in tal modo il funzionamento della scuola italiana. Alla reazione della Ugolini che, infastidita dall’intervento inaspettato, sosteneva la completa disponibilità sua e del ministro a dialogare sempre con tutti, i precari hanno affermato con forza che Il Ministro Profumo non ha mai voluto riceverli”.
I precari sono quindi riusciti ad ottenere un incontro con il sottosegretario Ugolini: si svolgerà lunedì 8 ottobre, a partire dalle ore 18,00. Francamente è davvero improbabile che il Miur ritorni sui suoi passi sul concorso. Più plausibile che la Ugolini garantisca ai precari l’intoccabilità delle graduatorie ad esaurimento e la volontà dell’amministrazione e del Governo di voler continuare ad attingere proprio dalle GaE il 50% delle assunzioni in ruolo. Certo, questa soluzione non soddisferà i precari, soprattutto perché per diversi mesi il ministro Profumo aveva fatto intendere che la porzione annuali di posti da assegnare ai supplenti inseriti nelle oltre 100 liste di attesa provinciali sarebbe stata più grande rispetto alle graduatorie derivanti dai concorsi vecchi e nuovi. Mantenere comunque in vita quel 50% sarebbe in ogni caso un risultato minimo, ma sempre importante.
Alessandro Giuliani

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